Cilento

Oggi si celebra San Giuseppe Moscati: ecco il suo legame con Agropoli

Pagine di storia...

Redazione Infocilento

16 Novembre 2021

Il 25 luglio 1880 nasceva a Benevento Giuseppe Moscati, proclamato santo da Giovanni Paolo II il 25 ottobre 1987. Oggi è il giorno in cui si celebra il suo nome. Ricerche recenti dimostrerebbero dello stretto legame tra San GIuseppe Moscati e il Cilento e in particolare ad Agropoli.

Negli anni scorsi, infatti, l’esperto di storia locale, Ernesto Apicella, ritrovò nell’archivio segreto del borgo antico di Agropoli due lettere autografe di San Giuseppe Moscati che attestano la sua presenza ad Agropoli. Le due “reliquie” documentano l’amicizia tra San Giuseppe Moscati ed il dottor Amedeo Di Sergio. Nella prima, datata 16 Marzo 1923, San Giuseppe Moscati ringrazia il dottor Amedeo Di Sergio per l’ottima accoglienza ricevuta ad Agropoli.

Nella seconda, del giugno 1925, molto più complessa ed articolata, annuncia il suo imminente arrivo ad Agropoli, quasi un presagio, e della terapia medica che avrebbe dovuto seguire Francesco Di Sergio, fratello di Amedeo, per alleviare la malattia che lo affliggeva ed aggiungeva: “[…] ma soprattutto vi ricordo che vi è un Medico al di sopra di noi: Iddio! Di Cui domani è la festa Eucaristica. Vi prego di non privare vostro fratello di questa medicina (che è la S.Comunione), diteglielo a nome mio. […]”. Il giorno successivo, giovedì 11 Giugno, Corpus Domini, Francesco Di Sergio ex sindaco di Agropoli per 21 anni, morirà serenamente tra le braccia di San Giuseppe Moscati.

San Giuseppe Moscati, medico-scienziato, diceva:

“Gli ammalati sono il Corpo di Gesù Cristo.”

L’attenzione alla malattia del corpo e alla salute spirituale del paziente per San Giuseppe Moscati andava considerata in modo indissolubile. Era il medico di tutti, ma soprattutto dei poveri. Morì all’improvviso a soli 47 anni, il 15 aprile 1927.

La festa liturgica si celebra il 16 Novembre. Egli è il protettore degli ammalati, dei poveri e dei bisognosi. Ogni giorno centinaia di fedeli sostano in preghiera davanti alla sua tomba nella chiesa del Gesù Nuovo a Napoli.

“Il primo incontro tra San Giuseppe Moscati e il dott. Amedeo Di Sergio” ricorda Ernesto Apicella “probabilmente avvenne all’Università di Napoli, nella Facoltà di Medicina. San Giuseppe Moscati, laureatosi giovanissimo nel 1903, fu subito nominato docente e tra i suoi allievi trovò il diciottenne Amedeo Di Sergio. È verosimile che il rapporto di stima ed amicizia si sia intensificato allorquando il dott. Amedeo Di Sergio, negli anni Venti, si rivolse a San Giuseppe Moscati, pioniere della terapia insulinica, per far curare il padre Emanuele malato di diabete. La malattia portò il dott. Emanuele Di Sergio alla morte il 20 Luglio 1922. Il dott. Emanuele Di Sergio fu più volte sindaco di Agropoli dal 1860 al 1891. Fu uno dei primi medici in Italia a proporre le cure idroterapeutiche, fondando uno stabilimento di talassoterapia nella Marina di Agropoli. Nel 1908, con grandi festeggiamenti, fu insignito della medaglia d’oro per aver salvato la vita alla popolazione agropolese sottraendola, con grande abnegazione, ad una violenta e letale epidemia tifoidea. Le due lettere autografe di San Giuseppe Moscati ci confermano la sua presenza ad Agropoli nel 1923 e nel 1925. Questo mi fa pensare” prosegue Ernesto Apicella “grazie anche ad alcune testimonianze tramandate negli anni, che San Giuseppe Moscati sia venuto più di due volte ad Agropoli. La sua presenza in quegli anni fu assidua, diventando una vera e propria missione, giacché San Giuseppe Moscati trovò nel borgo di Agropoli una popolazione povera nel corpo e nell’anima. Bisognosa di cure mediche specialistiche gratuite ma, in modo particolare, di intense cure religiose. Infatti, in quegli anni, come testimoniò nel 1925 don Enrico Castelli, novello parroco di Agropoli, le chiese agropolesi erano in uno stato di totale abbandono e poche le anime superstiti da un naufragio tremendo che aveva scosso profondamente la fede degli agropolesi. San Giuseppe Moscati morì improvvisamente il 15 aprile 1927, a soli 47 anni. Dopo otto anni, il 15 aprile 1935 si svolsero i funerali del dott. Amedeo Di Sergio, morto anche lui all’improvviso”

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Il 3 giugno la Chiesa celebra San Cono: Cilento e Vallo di Diano in festa

Fede, storia e tradizione del Santo nativo di Diano, patrono di Teggiano e Laureana Cilento

Concepita Sica

02/06/2025

Avis di Agropoli: un calendario di donazioni di sangue per il mese di Giugno

L'Avis di Agropoli sarà presente per tutto il mese di giugno per le donazioni di sangue. Si può donare presso la sede Avis e con l'autoemoteca in numerosi comuni del territorio cilentano

Angela Bonora

02/06/2025

2 Giugno, Festa della Repubblica: ecco le cerimonie nel Cilento

Tante le cerimonie che si sono svolte nel Cilento per ricordare il 79esimo anniversario del Referendum nel quale gli italiani scelsero la Repubblica

Ascea, successo per la cerimonia inaugurale dei Giochi di Quartiere: “Le Chiavi di Elea”

Un corteo festoso e partecipato ha segnato l’inizio ufficiale degli otto giorni di eventi previsti in calendario

Chiara Esposito

02/06/2025

A Sapri il “Vela day”: lo sport protagonista per due giorni sul Lungomare Italia

Una manifestazione organizzata dal Circolo nautico di Sapri in collaborazione con la Federazione Italiana Vela

Agropoli: tartaruga caretta caretta trovata morta sul litorale

L’esemplare, ormai privo di vita, è stato rinvenuto ai piedi della rupe

Incidente stradale a Casal Velino Marina: scooterista a terra

L’uomo a bordo dello scooter è stato soccorso dai sanitari del 118

Chiara Esposito

02/06/2025

Ponte 2 giugno, traffico in tilt nel Cilento e Golfo di Policastro. Code e disagi lungo le principali arterie

Disagi alla circolazione si sono registrati nella giornata di venerdì in particolare sulla SS18, a Capaccio Paestum, in direzione sud. Tanti i vacanzieri diretti verso le località costiere

Castellabate: un appello per il Velella, sacrario militare sommerso

L'Associazione Culturale Il fatto - Salerno 1943 chiede il riconoscimento del sommergibile Velella come sacrario militare subacqueo, come già avvenuto per lo Scirè, in memoria dei 52 marinai caduti al largo di Punta Licosa il 7 settembre 1943

Ernesto Rocco

02/06/2025

Pollica, “Un mondo (è) possibile”: una tavolata lunga 75 metri per celebrare il linguaggio universale del cibo

L’iniziativa ha coinvolto circa 320 persone, sedute attorno a una tavolata lunga 75 metri, in un momento di convivialità e condivisione

Torna alla home