Cilento

Castellabate: 78 anni fa l’affondamento del Sommergibile Velella

Era il 1943, gli italiani in festa per la fine del regime fascista. La gioia si scontrò con una tragedia: l'affondamento del sommergibile Velella che vide la morte di 52 giovani vite.

Vincenzo D'Andrea

7 Settembre 2021

Sommergibile Velella

CASTELLABATE. 7 settembre 1943, è una data che rimarrà indelebile nel polveroso libro della storia millenaria della nostra Patria. Gli italiani in festa, raggianti di gioia per la caduta del regime fascista, si illudevano di salutare la fine della guerra, grazie alla proclamazione dell’armistizio stipulato con le Forze alleate, proclamato solennemente dal Generale Badoglio.

InfoCilento - Canale 79

Nonostante tutto, infatti, si ammoniva allo stesso tempo che la guerra sarebbe proseguita. L’immenso entusiasmo si scontrava così inevitabilmente con atroci dubbi, che preventivavano di certo l’apparizione all’orizzonte politico e militare di scenari ben più inquietanti.

Le massime cariche dello Stato che avrebbero dovuto gestire la crisi, si dimostrarono impreparate o inermi, dinanzi all’evolversi imprevedibile degli eventi; il Re in fuga e il Duce di cui ormai non si conoscevano più le sorti dopo la riunione del Gran Consiglio del 25 luglio e il conseguente arresto e reclusioni in varie località segrete.

L’Italia era abbandonata a se stessa, con un esercito tra due fuochi, indeciso fra l’ affiancarsi alle Forze Alleate o continuare la belligeranza con l’alleato germanico: fu questa situazione confusa a causare la tragedia del Sommergibile Velella, che vide la morte di 52 giovani vite.

Il sottomarino era partito nel primo pomeriggio dal porto di Napoli il 7 settembre 1943, per contrastare le operazioni di sbarco delle Forze Alleate nel Golfo a Sud di Salerno. Navigando nei pressi dell’Isola di Licosa in territorio di Castellabate, fu intercettato da un’unità britannica, lo Shakespeare, che stazionava in quel tratto di mare e da questo drammaticamente silurato. Colpito a morte, il sottomarino si inabissò diventando la tomba dell’eroico equipaggio. Fermi ai loro posti di combattimento, i marinai del Velella si inabissarono attendendo la morte, coscienti e rassegnati che mai niente e nessuno li avrebbe salvati riportandoli in superficie.

Quante lacrime versate, quanto dolore provato, con il rimorso che quanto accaduto forse si sarebbe potuto evitare; l’armistizio era stato siglato soltanto poche ora prima ed era stato mantenuto segreto dai vertici militari per vitali motivi strategici e politici!

Quante madri e quante spose attesero invano nella speranza di un ritorno che mai più si sarebbe verificato! La nera signora della guerra, arbitro impietoso e crudele delle contese umane, volle aggiungere l’ennesimo e quanto mai inutile capitolo di sangue nel drammatico diario delle operazioni belliche compiute sul suolo italiano nell’ultimo confitto.

In quello specchio di mare dove si concretizzarono le fasi decisive circa le sorti della guerra ora è il silenzio degli abissi a regnare, muto testimone delle intrepide gesta dei 52 valorosi marinai reduci da tante missioni vittoriose nel Mediterraneo e nell’ Oceano Atlantico.

Con onore e alto senso del dovere, i ragazzi del Velella seppero vincere la paura e l’indecisione, sfolgorando esempio di veri combattenti, arrivando fino all’estremo sacrificio.

Ancora oggi il relitto del sommergibile giace sui fondali delle acque del tragico combattimento, custodendo con molta probabilità alcune delle salme dell’equipaggio. In merito a questo particolare, sono in molti a ipotizzare un eventuale recupero di quanto rimane del sommergibile, dando magari anche giusta e doverosa sepoltura ai caduti. Quest’ipotesi, contrasta però con i codici militari delle marine di tutte le nazioni e di tutte le epoche, che indicano il mare quale ultima dimora terrena per quanti, hanno consacrato ad esso la vita e abbiano trovato la morte tra i flutti e considerando che il Velella non è certamente l’unico relitto che giace nei nostri fondali marini.

Ogni anno la locale sezione di Castellabate dell’ANMI (Ass. Nazionale Marinai d’Italia organizza una solenne manifestazione per commemorare gli intrepidi marinai, alla quale partecipano le massime autorità civili e militari, nonché varie associazioni combattentistiche di tutte le Armi, provenienti da svariate località della Campania. Molti arrivano anche da lontane località per trascorrere qualche ora nei luoghi teatro dello dell’ultimo combattimento, fatale alla nostra unità e per commemorare il sacrificio di tutti gli eroi del mare.

La Patria è una madre antica che non dimentica i suoi figli caduti per essa in tutte le epoche e in tutte le trincee. Onore a voi Marinai del Velella, che il vostro sacrificio non sia vano e non sia dimenticato e che sia portato per sempre nel cuore, insieme al ricordo di quanti, nell’ora dello sforzo cruento, caddero per non più rialzarsi, ma che oggi sono pur sempre vivi e presenti nella nostra vigilante memoria di uomini e di Italiani.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Ospedale di Agropoli: Asl, Regione, Comune, sindacati e cittadini a confronto. Lo speciale di InfoCilento

Le immagini e le interviste a margine del consiglio comunale di lunedì 26 agosto: al centro il futuro dell'ospedal di Agropoli

Da Salerno al Cilento, ritorno a Forum: Beatrice Dalia tra i nuovi giudici

Un legame con il Cilento e con Pollica dove la famiglia ha una casa, per la giudice è il "buen retiro"

Agropoli, si torna in consiglio comunale: diretta su InfoCilento

Dopo l’animata assise dedicata principalmente al futuro dell’ospedale civile di Agropoli, convocato nuovamente il consiglio comunale. Si torna in aula il 28 agosto con 13 punti all’ordine del giorno. Si […]

Ernesto Rocco

27/08/2025

Agropoli: nuovo ingresso in consiglio comunale

Alessia Astone è la prima dei non eletti nella lista del PD nelle scorse elezioni amministrative

Serena Vitolo

27/08/2025

Agropoli, Del Mastro: “al consiglio per l’ospedale presenti due medici in giunta che non hanno proferito parola. Vergogna!”

Un'analisi del consiglio comunale di Agropoli sulla sanità tra polemiche, assenze di risposte concrete e promesse che fissano una nuova data di scadenza.

Ernesto Rocco

27/08/2025

Presenza di scoiattoli variabili a Futani, il Sindaco Trivelli scrive al Parco

Chiesti interventi finalizzati a contenere e ad arginare la diffusione del roditore.

Antonio Pagano

27/08/2025

Pisciotta onora la memoria di un giovane ingegnere

Un commosso tributo a Nello Fariello, il giovane ingegnere di Pisciotta scomparso in un tragico incidente. La sua città gli dedica un luogo in suo onore

Ernesto Rocco

27/08/2025

Aree marine protette: Campi boe a Ogliastro Marina per tutelare la Posidonia

Completata a Ogliastro Marina l’installazione di nuovi campi boe per tutelare la Posidonia oceanica. Un progetto del Parco del Cilento per la sostenibilità

Ernesto Rocco

27/08/2025

Sapri: Maurizio De Giovanni protagonista della serata rotariana

Un appuntamento che ha chiamato a raccolta il pubblico delle grandi occasioni incantato dalle parole dello scrittore che, tra i diversi spunti lanciati, non ha perso occasioni di rimarcare la bellezza e il fascino del Cilento

Ospedale di Agropoli, tra impegni delle istituzioni e mobilitazione dei cittadini

Il direttore generale dell'Asl Salerno rassicura: PSAUT punto di partenza per un futuro diverso

Ogliastro Cilento: domani l’ultimo saluto a Cosimo Palmigiano. Proclamato lutto cittadino

Presso la chiesa di San Giovanni Battista ad Eredita l'ultimo saluto all'operaio morto dopo un incidente sul lavoro

Ernesto Rocco

27/08/2025

Torna alla home