Attualità

Dinosauri e specie sconosciute: ecco perché visitare il Museo di Magliano

Ernesto Rocco

9 Ottobre 2015

Dal 18 al 25 ottobre visitare il museo paleontologico di Magliano Vetere rappresenta un’occasione unica. Ecco spiegato perché.

MAGLIANO VETERE. Importanti ritrovamenti fossiliferi, risalenti anche a cento milioni di anni fa, saranno esposti presso il Museo Paleontologico in occasione della settimana del Pianeta Terra.

Cosa verrà esposto
In mostra testimonianze fossili di piante, crostacei, pesci e tetrapodi ritrovati in tre nuovi giacimenti individuati nel territorio del Cilento e Vallo di Diano nell’ambito di un’intensa attività di ricerca che va avanti da circa un trentennio. L’ultima scoperta risale all’agosto scorso quando nel comune di Ottati sono stati riportati alla luce blocchi risalenti anche a cinquanta milioni di anni fa.

La straordinarietà dell’esposizione
Tutte queste notizie sono state già divulgate nell’ambito scientifico ma fino ad ora erano rimaste sconosciute al grande pubblico. Per questo l’appuntamento con la Settimana della Cultura, in programma dal 18 al 25 ottobre, assume per il museo Paleontologico di Magliano Vetere un carattere speciale. Saranno messi in mostra in esclusiva reperti ritrovati sul territorio, alcuni dei quali rappresentano delle specie animali o vegetali fin ora sconosciute anche dai ricercatori. A riportarle alla luce l’equipe dei professori Sergio Bravi e Antonello Bartiromo che hanno scoperto in un’attività di studio che va avanti da tempo, tre giacimenti tra il Cilento, il Vallo di Diano e i monti Alburni. Due di questi, a Petina e Magliano Vetere, risalgono all’età cretacea (un periodo compreso tra 90 e 100 milioni di anni fa), il terzo, quello di Ottati, all’eocenica (50 milioni di anni fa).

L’importanza scientifica e non dei ritrovamenti
L’attività di ricerca avvenuta nel Cilento ha fornito importanti informazioni alla comunità scientifica internazionale permettendo di riportare alla luce specie uniche. Tra queste la «Sagaria Cilentana» la pianta da fiore più antica al mondo e risalente al cretaceo inferiore (oltre cento milioni di anni fa) o l’«Alburnia Petinensi», una specie di crostaceo. Molti di questi reperti permettono di rivoluzionare anche le teorie scientifiche su alcune epoche storiche. Dei vegetali come il Phalaenopsis (periodo cretaceo, ad esempio, hanno permesso di affermare che in questo periodo, da sempre ritenuto umido, sono invece esistite fasi di siccità. Altri fossili riportati alla luce, invece, hanno consentito di ricostruire la conformazione del territorio nella preistoria. Una pista di testuggine marina ritrovata a Magliano Vetere su un substrato fangoso e risalente a circa 90 milioni di anni fa, solo per citare un caso, ha permesso di dedurre che la zona fosse caratterizzata da un ambiente di palude algale. Per questo i reperti fossiliferi del Cilento e Vallo di Diano che saranno esposti presso il museo di Magliano Vetere offriranno al visitatore non solo l’occasione di acquisire informazioni sugli esseri viventi della preistoria ma anche di immaginare la conformazione del territorio nelle epoche più antiche: gli attuali centri costieri erano completamente sommersi dall’acqua, mentre le zone montuose o collinare erano toccate dal mare come dimostrano i numerosi fossili di pesci e crostacei ritrovati a Petina, Ottati, Magliano Vetere e Trentinara, tutti comuni che attualmente si trovano ad oltre seicento metri d’altezza.

Il Museo di Magliano Vetere
La Settimana del Pianeta Terra rappresenterà un’occasione unica offerta ad esperti ed appassionati per visitare il centro museale di Magliano Vetere. Oltre ai fossili riportati alla luce più di recente, i visitatori potranno spazziare in duecento metri quadrati disseminati di reperti animali e vegetali risalenti a milioni di anni fa. Cinque in tutto le sale da visitare, due delle quali dedicate ai giacimenti di fossili del Cilento. La prima a quelli presenti sui Monti Alburni (Petina, Ottati) coprenti un arco di tempo tra i 100 e i 50 milioni di anni, la seconda ai siti di Monte Vesole (Trentinara) e Magliano Vetere, il primo con un’età di circa settantacinque milioni di anni ed il secondo con piante fossili risalenti a circa novantacinque milioni di anni. Particolarmente suggestiva la sala «Diorama» che presenta la ricostruzione a grandezza naturale, interamente percorribile dai gruppi di visitatori, di una serie di ambienti naturali del periodo cretaceo che si vanno dalla riva di una laguna marina sino ad un’area emersa interna, con vegetazione tipica del periodo e ricostruzioni a grandezza naturale degli animali che popolavano i diversi biotipi. Tre ambienti, infine, sono adibiti a laboratori per ricostruire la vita dei dinosauri nel Cilento. I reperti custoditi provengono da una quindicina di giacimenti fossili, nel complesso databili tra i cento e i cinquanta milioni di anni fa che i ricercatori Sergio Bravi ed Antonello Bartiromo hanno studiato approfonditamente indagando in particolarmodo sugli aspetti paleofaunistici, paleobotanici e paleoambientali, riportandoli all’attenzione della comunità scientifica internazionale dopo il lungo periodo di silenzio.

 

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Forum dei Giovani Provincia di Salerno: a Roccadaspide la riunione di Macro Area

L'incontro è in programma domani alle ore 19:00 presso l'Aula consiliare

“Casal Velino saperi di mare”: presentato il progetto di promozione territoriale

L’iniziativa, in programma dal 26 giugno al 13 settembre, propone una serie di eventi e attività che si svolgeranno nell’area portuale e lungo il litorale del comune cilentano

Chiara Esposito

26/06/2025

Assemblea Elettiva CNA Salerno con il presidente nazionale Dario Costantini

Dario Costantini sarà a Salerno domani 27 giugno. L'Assemblea eleggerà il nuovo presidente provinciale

Perdifumo: Comune punta a riqualificare l’impianto sportivo comunale

Un complessivo lavoro di manutenzione straordinaria e ristrutturazione urbanistica che il Comune di Perdifumo ha candidato al Bando Sport e Periferie 2025

Ospedale di Roccadaspide: inaugurato il progetto del Rotary per la “Biblioterapia”

L’ospedale è stato dotato di una mini biblioteca per ogni piano in modo che i pazienti e i loro accompagnatori e visitatori possano intrattenersi nella lettura

Ospedale di Eboli, donati due televisori al reparto di Medicina Generale: un gesto di vicinanza concreta ai pazienti

L’iniziativa nasce dall’ascolto di un bisogno concreto segnalato dal reparto, e si inserisce nel più ampio impegno dell’Associazione nel campo della solidarietà sanitaria e del sostegno a chi affronta la malattia

Furti nel Cilento: il Sindaco di Futani convoca un’assemblea straordinaria dei sindaci

L’incontro è fissato per il 3 luglio 2025 alle ore 18:00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Futani

Chiara Esposito

26/06/2025

Castellabate: fondi per la Protezione Civile Comunale

Il finanziamento è pari a circa 89 mila euro e verrà utilizzato per migliorare le capacità del servizio di Protezione Civile sul territorio

Ondate di calore: chiesto un tavolo urgente con il Prefetto di Salerno per la sicurezza dei lavoratori

A chiedere l'istituzione di un tavolo urgente è la FENEAL UIL Salerno

Omignano: nuovamente operativo l’ufficio postale nella versione “Polis”

Nell’ufficio postale di Omignano Stazione saranno da subito disponibili i servizi INPS per i pensionati

Poste Italiane ringrazia 65 sindaci salernitani per il progetto Polis: tanti i Comuni del Cilento e Diano

Il progetto Polis, che coinvolge oltre 7mila uffici postali nei comuni con meno di 15mila abitanti, ha l’obiettivo di trasformare questi spazi in veri e propri sportelli unici

Torna alla home