Alburni

“Chi rompe paga”: Ottati tutela il patrimonio comunale

Sbarre semoventi sulle strade rurali e montane e obbligo di informare l'Ente quando si eseguono lavori: chi provoca danni paga

Katiuscia Stio

8 Maggio 2020

OTTATI. Sbarre semimoventi lungo le strade di accesso alle are montane e rurali. E’ quanto ha previsto l’amministrazione comunale di Ottati, guidata dal sindaco Elio Guadagno. Il motivo è chiaro: tutelare il patrimonio comunale e l’atto di indirizzo rivolto agli uffici comunali rientra nell’ambito di una più ampia strategia. «Le ditte boschive che eseguono lavorazioni ricadenti sul territorio comunale o privato, tramite l’utilizzo di mezzi pesanti, devono comunicare all’ufficio tecnico la tipologia di lavoro ed il percorso da seguire al fine di verificare, ex ante ed ex post, lo stato dei luoghi e se sono stati arrecati danni alle vie comunali da indennizzare».

Insomma con una viabilità che nei centri dell’interno è spesso compromessa, l’amministrazione comunale vuole fare in modo di evitare che le imprese che svolgono determinati lavori sul territorio possano ulteriormente danneggiare le strade.

Di qui l’indirizzo agli uffici comunali affinché venga disposto l’obbligo verso le ditte di informare l’Ente ogni qualvolta vengono eseguiti dei lavori; ciò affinché poi il Comune possa fare le giuste verifiche sui tratti stradali attraversati dai mezzi pesanti.

In tale contesto rientra anche l’iniziativa di posizionare delle sbarre, proprio per limitare l’accesso alle strade comunali di accesso alle aree montane e rurali. Un modo per preservare il bene pubblico seguendo il vecchio adagio: “Chi rompe paga”. In questo caso chi danneggia le strade del territorio sarà chiamato ad indennizzare l’Ente.

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