Attualità

«Così abbiamo portato a Vallo la terapia di Ascierto»

Laura Pesce, primario di Oncologia del San Luca, spiega la collaborazione con il Pascale

Redazione Infocilento

23 Marzo 2020

Le speranze del farmaco anti-coronavirus arrivano anche a Vallo della Lucania. Parliamo dell’ormai famoso Tocilizumab, il medicinale per l’artrite che secondo l’Istituto Pascale di Napoli, e soprattutto l’oncologo Paolo Ascierto, potrebbe curare i malati con polmonite da Covid-19. A renderlo possibile è stata l’intercessione della dottoressa di Agropoli Laura Pesce, responsabile del reparto di oncologia del San Luca,  operativo nell’ambito della Rete Oncologica Campana.

Dottoressa Pesce, come è nata la vostra sperimentazione?
«Quando il 17 marzo mi sono recata al lavoro, i rianimatori erano molto preoccupati per un paziente affetto da coronavirus e intubato in condizioni critiche. I colleghi della rianimazione e dell’infettivologia avevano pensato di utilizzare la terapia di Ascierto ma avevano difficoltà nell’approvvigionamento del farmaco».

Così ha pensato di intercedere.
«Nell’ambito delle mie competenze, ho offerto la mia collaborazione alla Direzione, in particolare al responsabile della Rianimazione, dottor Michele Bosco, e agli infettivologi. Come oncologa non potevo aiutarli direttamente nell’assistenza, e quindi ho pensato di offrire il mio collegamento con il Pascale, con il quale collaboro da sempre. Ho contattato il responsabile dello studio scientifico sul Tocilizumab, Francesco Perrone. Gli ho spiegato la situazione e ho trovato una grande disponibilità».

Come ha avuto il via libera all’utilizzo del farmaco?
«Insieme al dottor Bosco, ho inviato al Pascale i dati sul nostro paziente positivo al Covid e mi hanno comunicato che secondo i loro parametri potevamo procedere alla sperimentazione. In poche ore abbiamo fatto arrivare il farmaco e nel pomeriggio di martedì 17 abbiamo somministrato la prima dose, ripetendo la terapia il giorno successivo».

Che risultati avete ottenuto?
«Il paziente è migliorato lievemente, credo sia per il farmaco che per le procedure messe in atto in Terapia Intensiva. Purtroppo per ora resta in condizioni critiche perché la sua situazione era già compromessa, ma i colleghi della rianimazione, sempre in collaborazione con gli infettivologi, stanno facendo di tutto per salvarlo. La sperimentazione sul Tocilizumab è divisa in tre “baccia”: pazienti nella fase iniziale; pazienti intubati da meno di 24 ore; pazienti intubati da più di 24 ore, come nel nostro caso».

Continuerete a utilizzare il farmaco?
«Assolutamente sì. In stretta collaborazione con la responsabile del Dipartimento Farmaceutico, la dottoressa Maria Rosaria Cillo, è stata attivata la piattaforma informatica dello studio, che ha avuto il via proprio il pomeriggio del 17 marzo.  Ho ufficialmente iscritto Vallo della Lucania alla piattaforma della sperimentazione, perché questa è l’unica possibilità di avere il farmaco».

Fin da subito ha guardato con fiducia all’intuizione di Ascierto. Perché?
«Conoscevo l’utilità del farmaco per i casi di polmonite interstiziale. Nei pazienti in immunoterapia uno degli effetti collaterali è l’iper-attivazione del sistema immunitario, che avviene anche nell’infezione da coronavirus. Noi oncologi, e soprattutto il Pascale, già avevamo dimestichezza sull’uso off-label, cioè fuori dai protocolli ufficiali, di questo medicinale nella reazioni avverse gravi dell’immunoterapia. Per questo sono molto fiduciosa, non tralasciando ovviamente il percorso farmaceutico attualmente in uso contro il coronavirus, e quindi antivirali e antimalarici».

Che ne pensa della polemica di questi giorni sul metodo del Pascale?
«Non entro nel merito, voglio solo dire che per noi il dottor Ascierto è stato sempre un importante riferimento scientifico e umano. Una persona di enorme professionalità e umiltà, sempre disponibile ad ogni nostra chiamata».

Lei dirige il reparto di oncologia del San Luca. Com’è la situazione in questo periodo?
«Noi non ci siamo fermati, abbiamo cercato di tutelare al massimo i pazienti e valutare per ogni singolo caso l’opportunità o meno di posticipare le terapie. Di certo c’è molta preoccupazione per i pazienti trattati con immunoterapia, perché un’eventuale infezione potrebbe essere fatale. Per questo, quando posticipiamo lo facciamo per evitare che il malato venga in ospedale in questo momento, non certo perché non riusciamo a curarlo. Per chi invece non può ritardare: isolamento, mascherine e camere singole».

Voi operatori sanitari vi sentite sicuri?
«La mia direzione sta facendo di tutto per offrirci le misure di sicurezza adeguate. Le eventuali carenze sono dovute alla situazione di emergenza e riguardano tutto il territorio nazionale. Per ora i  miei collaboratorii sono riforniti dei materiali necessari. Le mascherine “ffp3”, le più protettive, devono essere per legge utilizzate in oncologia e sono già in dotazione durante la somministrazione del chemioterapici».

Le vostre strutture sono in grado di affrontare un eventuale peggioramento della situazione?
«Sono molto preoccupata per l’eventuale “picco” di contagi. Non tanto per le carenze strutturali e di materiali, per i quali le Direzioni Strategiche stanno elaborando dei piani d’intervento, ma soprattutto per la cronica carenza di personale. Rianimatori, infettivologi e infermieri sono già ora pochissimi e costretti a turni estenuanti. Bisogna assolutamente intervenire sul capitale umano».

Dottoressa, per il Paese è un momento difficile e inedito e la sanità italiana è in prima linea. Che suggerimenti si sente di dare alla cittadinanza?
«Di stare a casa e rispettare le regole alla lettera. Mantenere il distanziamento fra le persone è la sola vera misura per rallentare i contagi e salvare vite umane. Bisogna avere pazienza, perché solo con l’apporto di tutti riusciremo ad uscire da questa triste pagina della nostra storia e ritornare alla normalità».

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Mari (PD) sollecita il Parco del Cilento per la stabilizzazione di 19 ex LSU

Richiesto un tavolo di confronto con gli Enti interessati per attuare la sentenza del Consiglio di Stato.

Stop alla Festa del Pane di Trentinara, nuova Pro Loco risponde al sindaco: faccia un passo indietro

Ancora polemiche per lo stop alla Festa simbolo di Trentinara: “danno economico incalcolabile”

BCC di Aquara, ieri l’Assemblea dei soci. Antonio Marino eletto nuovo presidente. L’intervista

Marino ha espresso gratitudine e soddisfazione per la nuova importante nomina e ha ripercorso la storia della Banca dalla sua nascita fino ad oggi

Costa degli Infreschi, salvata tartaruga marina in difficoltà

L'animale aveva delle lenze attorcigliate alle pinne che gli impedivano di nuotare

Roscigno: inaugurata la “Bottega della Comunità”, un nuovo presidio di assistenza territoriale. Le interviste

Con l’apertura della Bottega di Roscigno l’attivazione dei presidi di assistenza territoriale è quasi al completo, dei 29 comuni delle Aree Interne del Cilento, manca solo Sant’Angelo a Fasanella

57enne morto ad Agropoli, amici denunciano: sentiero chiuso, ritardi nei soccorsi

Una catena bloccava l'accesso al sentiero principale per l'area di Trentova Tresino, la testimonianza degli amici della vittima

Centola celebra ambiente e cultura con la “Settimana Speciale”

Appuntamenti per i più giovani, momenti di cultura, arte e teatro, e gran finale con la Festa di Bimbi in Bici a Palinuro

Recinzioni anti-cinghiali: Regione estende il bando, accolta la richiesta degli amministratori cilentani

La regione Campania ha modificato il bando estendendo il numero di comuni interessati dalle risorse

Padula incontra il testimone di giustizia Ignazio Cutrò

Il testimone di giustizia Ignazio Cutro’ ha ripercorso la sua vita fatta di sacrifici, rinunce, ricatti con decine di attentati contro la sua impresa e il coraggio di resistere alla durissima e violenta azione della mafia

Altavilla Silentina: siglato l’accordo con l’Azienda Speciale Sele Inclusione per la realizzazione di una “Casa rifugio”

Una struttura destinata all'accoglienza e al sostegno delle donne vittime di violenza

Omicidio Vassallo: Cassazione chiede al Riesame approfondimenti anche sul depistaggio di Cagnazzo

Emergono altri dubbi sull'attendibilità di Ridosso e sulla sussistenza di un accordo per inquinare le indagini

Ernesto Rocco

10/05/2025

Agropoli, tenta suicidio a Trentova: 57enne muore dopo il ricovero in ospedale

Inutili le cure dei sanitari dell'ospedale "San Luca" di Vallo e del Ruggi di Salerno. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare

Torna alla home