Cilento

Scuola, riapertura posticipata in Cilento: “scelta inaccettabile”

La deputata Cinque Stelle Virginia Villani contesta il provvedimento dei sindaci

Comunicato Stampa

5 Settembre 2019

Virginia Villani

La scuola inizia tardi e gli alunni rischiano di fare giorni in meno di lezione rispetto al limite minimo previsto dalla legge: l’Ufficio Scolastico Regionale verifichi il corretto funzionamento delle scuole della Campania! Molti sindaci dei comuni della provincia di Salerno hanno disposto, con ordinanza sindacale, il posticipo dell’apertura delle scuole per il prossimo anno scolastico. Le motivazioni sono le più varie ma non è possibile accettare queste scelte dei sindaci rispetto ad una competenza regionale e su cui la Direttrice Scolastica Regionale, Dott.ssa Luisa Franzese dovrebbe vigilare con attenzione per garantire e tutelare il diritto allo studio”.

A dirlo è la Deputata del MoVimento 5 Stelle Virginia Villani che dichiaraIn virtù del Dpr  297/1994 e del D.Lgs. 112 – sia all’art. 138 che all’art. 138 – si prevedono, tra le competenze regionali, le funzioni amministrative concernenti la determinazione annuale del calendario solastico. La Giunta regionale della Campania su proposta dell’assessore Fortini ha deliberato (delibera n. 176 del 24/4/2019 pubblicata sul Burc n. 23 del 29/4/2019) che, in tutto il territorio della regione Campania, le attività didattiche abbiano inizio mercoledì 11 settembre 2019. Nella stessa delibera regionale viene individuata la competenza delle singole istituzioni scolastiche a prevedere la possibilità di anticipare (per un massimo di tre giorni) la data di inizio delle lezioni. Nulla è previsto nella competenza dei sindaci nè è previsto il posticipo dell’inizio delle lezioni ad altra data – spiega l’On. Villani Con le indicazioni regionali i giorni di lezione sarebbero in totale 204, ovvero quattro in più del numero minimo fissato per legge. Ma posticipare di quattro giorni l’inizio delle lezioni fa scendere il numero minimo a 199 o meno a seconda di varie festività locali. Un numero di giorni al di sotto del limite fissato per legge, che è di 200”.

Le delibere dei sindaci sono state assunte senza alcuna competenza, nè riferita a leggi statali o regionali, nè delegate dal presidente della Regionedichiara l’On. Villani Quali sarebbero le motivazioni di queste scelte? Il sindaco di Capaccio cita la “tutela della salute degli alunni considerate le temperature locali previste al di sopra della media stagionale” e così anche il sindaco di Agropoli e quello di Camerota. Invece, il sindaco di Roccadaspide cita “talune criticità relativamente ad alcuni plessi scolastici, con conseguente necessità di disporre la riorganizzazione di diverse classi” e quello di Praiano invece cita “la presenza di turisti”. Il sindaco di Cava dè Tirreni trova la giustificazione della festa della Santa Patrona, mentre il sindaco di Sapri sposta l’inizio delle attività didattiche al 16 settembre perchè ha stipulato una convenzione con una società di produzione cinematografica che deve effettuare delle riprese sul territorio comunale di un film di 007. L’augurio è che, i sindaci, come hanno dimostrato di preoccuparsi, in questa occasione, della salute e della sicurezza degli alunni continuino a farlo per tutto il prosieguo dell’anno scolastico fornendo tutti i servizi di propria competenza (locali scolastici a norma di legge e relative certificazioni da fornire ai dirigenti scolastici, refezione scolastica, riscaldamento invernale etc) con la stessa attenzione. Intanto però, chiedo all’Ufficio Scolastico Regionale la verifica ed il rispetto delle norme vigenti sui tempi del calendario scolastico Campano”.

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