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Amianto nell’ex tabacchificio, Lega chiede interventi

La nota stampa della Lega

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 19 Aprile 2022
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Ex tabacchificio

CAPACCIO PAESTUM. “Nella vita quotidiana si parla indifferentemente di pericolo o di rischio per indicare che un’azione o un prodotto minacciano la sicurezza di una o più persone. Al contrario, gli esperti di sicurezza sanitaria, Amministratori pubblici ed Enti preposti, dovrebbero conoscerne bene la differenza tra queste due parole ed intervenire sempre a tutela del cittadino.”

È quanto sottolinea il Circolo della Lega Salvini, con il suo Coordinatore Giovanni Licinio, in merito alla presenza di strutture di amianto nel Tabacchificio in località Cafasso nonostante i lavori per la rimozione (solo parziale) di tale materiale.

“Il tetto in Eternit non solo è dannoso per la salute, ma è anche illegale, motivo per il quale le coperture in amianto sono bandite dalla legge da ormai 25 anni – sottolinea il Coordinatore della Lega Salvini, Avv. Giovanni Licinio – soprattutto in strutture preposte ad accogliere migliaia di visitatori, come accaduto da novembre ad oggi nel Tabacchificio in Contrada Cafasso. Non a caso l’art. 80 del T.U.L.P.S. prevede testualmente che “L’autorità di pubblica sicurezza non può concedere la licenza per l’apertura di un teatro o di un luogo di pubblico spettacolo, prima di aver fatto verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza dell’edificio e l’esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio” – continua il Coordinatore Licinio – e presso tutte le Prefetture sono istituite le Commissioni provinciali di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che, come prevede l’art. 142 del Regolamento per l’esecuzione del T.U.L.P.S., esprimono un parere sui progetti di nuovi locali di pubblico spettacolo e impianti sportivi, oltre a verificare le condizioni di solidità, di sicurezza e di igiene dei locali realizzati o ristrutturati. Non pochi sono i dubbi sulla richiesta di verifica/collaudo a tale ufficio prefettizio, la cui richiesta di parere spetta al Comune – conclude l’Avv. Giovanni Licinio – se si considera la presenza, nonostante gli interventi già effettuati per la loro rimozione, di strutture di copertura in amianto nella struttura del Tabacchificio”.

“Se si considera che la legge 257/1992 ha imposto la cessazione dell’estrazione dell’amianto, della produzione e dell’utilizzo dei materiali che lo contengono – sempre secondo il Circolo della Lega Salvini – siamo certi che l’organo preposto della Prefettura non si sarebbe mai espresso positivamente ai fini dell’utilizzo della struttura. Pertanto si è chiesto al Sig. Sindaco di conoscere quale sia la volontà della attuale Amministrazione Comunale ai fini della totale bonifica della struttura del Tabacchificio in località Cafasso”

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