Progetto di Fattibilità Tecnica Economica della nuova linea alta velocità Battipaglia – Romagnano – Praia è stato definito, adesso inizia l’iter che porterà alla sua approvazione o bocciatura. Così dall’associazione Codici. A parlare Pasquale Abignano.
“La nuova linea alta velocità Battipaglia-Romagnano-Praia è ancora in fase progettuale, nulla è stato ancora deciso, questo deve essere chiaro fin da subito. L’unico atto compiuto è il progetto proposto dalla Commissaria Straordinaria dott.ssa Fiorani, che sarà esaminato nelle sedi istituzionali competenti per essere approvato oppure bocciato”, spiega.
CODICI ritiene che il progetto della Commissaria Fiorani è una provocazione e una sfida all’Unione Europea, rischia di compromettere gli interessi di mobilità dei cittadini del sud Italia e potrebbe sancire il fallimento della politica dei commissari straordinari.
Un organo monocratico, il Commissario Straordinario, ha deciso di proporre per la nuova linea alta velocità Battipaglia-Romagnano-Praia un progetto che disattende gli indirizzi sanciti nelle norme comunitarie, difatti la Decisione UE nr.1692 del 23 luglio 1996 e il Regolamento UE nr.1315 dell’11 dicembre 2013 hanno stabilito che la rete ferroviaria alta velocità Salerno-Reggio Calabria deve essere realizzata adeguando il tracciato esistente alla velocità di 200 km/h, mentre la Fiorani ha progettato un nuovo tracciato ferroviario con velocità a 300 km/h.
“Le scelte della Commissaria Straordinaria, oltre a disattendere le norme UE, implicano maggiori investimenti, maggiore impatto ambientale, minore efficacia ed efficienza nella gestione della spesa pubblica e compromettono la sostenibilità di questa infrastruttura. Non dimentichiamo che i collegamenti alta velocità sono servizi a mercato, non finanziati dallo Stato, pertanto se l’infrastruttura viene realizzata dove non c’è domanda il rischio è di non trovare vettori disposti a mettere i treni e a fare le fermate. Si ricorda che le fermate dell’alta velocità nel Cilento durante il periodo estivo fanno numeri importanti, equivalenti alle grandi città, grazie ai numerosi turisti che scelgono di trascorrere le vacanze nel Cilento – prosegue Pasquale Abignano – dell’Associazione Nazionale Codici – Ci rattrista la posizione di alcuni rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali, che anziché chiedere l’applicazione delle norme comunitarie che disciplinano le reti transeuropee, in modo campanilistico sostengono il passaggio della nuova infrastruttura per Potenza -Romagnano e il Vallo di Diano. Restiamo fiduciosi che la Regione Campania e lo Stato non vogliano sfidare l’Europa come la Commissaria Straordinaria per l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria”.
Giuseppe Perillo, segretario di Codici Delegazione Territoriale Cilento aggiunge: “L’associazione nazionale dei consumatori CODICI non farà passi indietro, è pronta a portare la questione sui tavoli delle istituzioni europee qualora quelle italiane dovessero continuare a non ascoltare la richiesta dei cittadini, una richiesta di legalità e di rispetto delle norme comunitarie. CODICI sta valutando anche di chiedere la revoca della Fiorani come Commissario Straordinario dell’alta velocità nel sud Italia e come Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana, in quanto con questo progetto viene messa in discussione l’adesione dell’Italia alle norme europee che disciplinano le reti ferroviarie e il trasporto su rotaia. Ricordo che l’Europa ha chiesto di inserire nel PNRR progetti cantierabili, la Commissaria Straordinaria Fiorani anziché avviare i progetti di velocizzazione della velocizzazione della Salerno-Reggio Calabria, già approvati e cantierabili, ha deciso di seguire un nuovo percorso. Queste scelte sottendono responsabilità contabili, a cui dovrà essere dato conto alla Corte dei Conti, e responsabilità politiche riconducibili in capo al Ministro che ha voluto la Fiorani a capo di RFI nonché Commissario Straordinaria dell’alta velocità nel Mezzogiorno, alla Regione Campania che aveva ed ha tuttora il potere di indicare alla Fiorani la retta via, in quanto la procedura semplificata fa salvo il parere vincolante del Presidente della Regione”.