Attualità

Scuola Campania, UIL: “Riforma sottofinanziata”

Laura Patrizia Cagnazzo: “Il cambiamento del modello scuola ha bisogno di risorse economiche e professionali”

Comunicato Stampa

23 Giugno 2021

«La Campania da sempre presenta carenze infrastrutturali e tecnologiche, un incredibile tasso di dispersione scolastica accentuato dalla pandemia, perché il 34% dei nostri ragazzi non disponeva della strumentazione tecnologica idonea a collegarsi per le lezioni.

La Scuola è il futuro. Il cambiamento, per essere perseguito, ha bisogno di risorse economiche e professionali, ma anche di equità, riducendo il divario in un sud sottofinanziato»: è l’allarme lanciato dalla professoressa Laura Patrizia Cagnazzo, in rappresentanza del Direttivo Ui Scuola Campania, in occasione della prima convention regionale promossa dalle sigle sindacali CGIL CISL e UIL, verso la manifestazione del 26 giugno a Bari.

Imprimere una svolta decisiva in Campania verso la ripartenza è la finalità dell’assemblea generale, focalizzata sui temi della scuola, del lavoro, della coesione e della giustizia sociale per l’Italia di domani, per ricostruire il Paese, contro la disparità sociale, la disoccupazione giovanile, la dispersione scolastica.

“Recuperare squilibri di genere e generazionali”, insiste il segretario generale nazionale della Uil, Giovanni Sgambati, presentando gli obiettivi delle 3 grandi manifestazioni che si svolgeranno in Italia: proroga del blocco dei licenziamenti, ammortizzatori sociali, pnrr-investimenti, pensioni, sanità, non autosufficienza, occupazione donne e giovani, fisco, scuola, rinnovi contrattuali, salute e sicurezza.

Una spinta riformista che investe anche l’universo scolastico, come evidenzia Laura Patrizia Cagnazzo: “Ci sono molti temi sul tavolo della trattativa in questo momento al Ministero per gli emendamenti che dovrebbero essere finanziati dalla politica per la scuola, che gode di tantissima attenzione, ma dispone sempre di pochissime risorse. Disponiamo degli stessi organici dell’anno scorso come se nulla fosse accaduto, abbiamo assistito al turn-over di personale e ci ritroveremo con gli stessi problemi di sempre, ovvero la mancanza degli insegnanti, di aule. Nelle periferie ci sono ancora scuole allocate in appartamenti senza immissione di aria pulita, prive di ogni sorveglianza, se non quella degli insegnanti e personale ata”.

Problemi sulle disabilità, sulla comunicazione, carenze tecnologiche ed infrastrutturali, inoltre. “È vero, un modello non è per sempre, bisogna avere la cultura e l’intelligenza di rinnovarlo, bisogna sempre perseguire il cambiamento, lo si ottiene solamente attraverso le risorse economiche, la disponibilità delle risorse professionali e la forza di portare avanti le nostre idee. Non possiamo essere ancorati ad un sistema vetusto, ad un modello di scuola che tutti ci criticano, ma non abbiamo avuto più risorse. Tranne le mascherine ed il gel, i docenti si sono dati da fare, già collegati nel primo giorno di lockdown.

La scuola è stata resiliente, ha cercato di offrire il suo sostegno attraverso tablet, pc e connessioni. Noi docenti abbiamo fatto auto-formazione, abbiamo spinto l’acceleratore spinti dal pensiero che i nostri ragazzi fossero soli. Il 34% a casa senza tecnologie, qui al sud, abbandonati, senza accesso alla connettività ed alle tecnologie”.

E insiste: “Vogliamo parlare di dispersione? O della storica differenza di investimento, a causa dell’autonomia differenziata, tra scuole del Nord e scuole del Sud? Vogliamo creare veramente equità oppure continuare a parlarci addosso senza far nulla? La scuola non può rimanere indietro, perché è il futuro. Se un Paese non investe sulla scuola, che è il suo futuro, non è un Paese degno di nota. Il nostro non è un mestiere, né una professione, ma una vocazione.

Crediamo nella scuola pubblica, giusta, equa, attraverso tutto il sistema di protezione sociale che possiamo mettere in campo: non è possibile mandare i nostri ragazzi allo sbaraglio”. IL DIVARIO NORD-SUD Una scuola italiana vittima di una spending review inaccettabile, da riformare attraverso gli emendamenti in discussione. “Le nostre scuole hanno bisogno di un DSga, di dirigenti, di leader educativi. Speriamo che il recovery plan possa distribuire meglio i fondi per la scuola, che al sud ha una spesa pro capite che ammonta a 277 euro, cifra che raddoppia al Nord.

Al sud il lavoro femminile è completamente disperso per l’assenza di asili nido e di scuole a tempo pieno. Il Sud potrebbe rimettersi in carreggiata, ma la nostra terra ha bisogno di essere rivalutata attraverso risorse umane ed economiche”. Dopo 16 mesi, quello di Napoli è il primo incontro quadro per organizzare le 3 grandi manifestazioni a Bari.

“Non contro, ma per il Paese – spiega il segretario nazionale Sgambati – Rinvio del blocco dei licenziamenti, rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici, un’organizzazione sanitaria territoriale ed una riforma fiscale progressiva. In quest’ottica è necessario rilanciare il nostro Mezzogiorno. Il Recovery è un’opportunità e necessita di una governance che spenda bene i denari. Per rilanciare il diritto al lavoro di giovani e donne non occupati”.

“Saremo in piazza il giorno 26 maggio insieme Cisl, Cgil e Uil, ma già il 4 ed il 9 giugno siamo stati in piazza per rivendicare le tante rimostranze dei lavoratori del mondo della scuola – aggiunge Roberta Vannini segretaria regionale Uil Scuola Campania – Siamo ad un bivio, perché la scuola è diventata una scatola vuota: ad esempio il decreto sostegni bis prevede licenziamenti di docenti usati per un intero anno scolastico. A ciò si aggiunge la mancata stabilizzazione da anni di DSGA facenti funzione, docenti, personale ata”.

Una mobilitazione continua, seconda la segretaria Vannini, “perché la precarietà dei lavoratori del mondo della scuola corrisponde alla precarietà della scuola statale e della costituzione italiana. Abbiamo tantissimi problemi in Campania, strutture fatiscenti, scuole autonome e ridimensionate per legge senza un dirigente ed un DSGA.

Le scuole hanno bisogno di un capo di istituto: il numero limitato di posti messi a concorso limita l’immissione in ruolo di buona parte del personale. Manifestiamo, come Uil, anche per il problema della sicurezza e chiediamo la revisione del rapporto numerico docenti/studenti per eliminare il problema delle classi pollaio. A settembre vogliamo ripartire in sicurezza garantendo stabilità agli alunni e al personale, ma soprattutto diritto allo studio

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Balneabilità: Cilento eccellente, criticità nell’area nord del salernitano

Nonostante le polemiche sulle condizioni del mare, l'Arpac, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, ha fornito una mappa positiva della costa salernitana anche se non mancano criticità

Ernesto Rocco

15/07/2025

Salerno: una giornata speciale tra Sport e Legalità per i bambini di EDUCAMP con la Polizia di Stato

Gli Agenti della Squadra Volante hanno mostrato ai bambini le nuove tecnologie presenti sulle autovetture specializzate

Montano Antilia, i cittadini di Abatemarco in protesta: “No alla chiusura della posta”

Monta la protesta tra i cittadini di Abatemarco. Ai microfoni di InfoCilento, parla anche una rappresentante della famiglia proprietaria dell’ex ufficio postale

Chiara Esposito

15/07/2025

Castellabate sempre più green: nuove isole ecologiche intelligenti su tutto il territorio

Il progetto è stano finanziato con fondi PNRR da circa 1 mln di euro

Capaccio Paestum, crisi idrica: Sindaco firma ordinanza anti spreco d’acqua

Disposta la sospensione dell'erogazione della fornitura idrica, in particolari orari della giornata in tutto il territorio comunale servito dall'acquedotto

Antonio Pagano

15/07/2025

Salerno: protocollo d’intesa per i richiedenti protezione internazionale

L'obiettivo è fornire una corretta informativa ai richiedenti protezione internazionale che intendono presentarsi spontaneamente presso l'Ufficio Immigrazione della Questura

Eboli: salta la tradizionale “Sagra della braciola cu ‘o zit spezzato

Lavori pubblici bloccano gli impianti sportivi del centro Spartacus

Istituto Alberghiero di Albanella, minoranza insiste: futuro incerto

Il gruppo "Uniti per Cambiare" denuncia inerzia politica e propone soluzioni urgenti

Crisi idrica: dal Cilento appelli dei sindaci a evitare sprechi

Le aziende che gestiscono il servizio stanno lanciando appelli a razionalizzare l'utilizzo d'acqua evitando sprechi

Ernesto Rocco

14/07/2025

Vallo, Molinaro: “Abbiamo i numeri per approvare il bilancio in serenità”

Le tensioni sono esplose a seguito del ritardo accumulato nella presentazione del rendiconto, la cui approvazione era attesa nei mesi scorsi

Chiara Esposito

14/07/2025

Capaccio Paestum: un terminal bus a Ponte Barizzo, una proposta per migliorare il trasporto pubblico locale

La FIT CISL propone un innovativo nodo di interscambio a Ponte Barizzo, Capaccio Paestum, per rivoluzionare il TPL tra Cilento e Salerno

Torna alla home