Il passaggio di competenze per i porti ai comuni è, secondo Assormeggi Italia, Associazione Imprese per la Nautica da Diporto che nel Cilento rappresenta molte realtà imprenditoriali, anticostituzionale.
«A nostro avviso – dice il presidente Angelo Siclari – l’approvazione dell’Emendamento al Collegato Stabilità 2021 la Regione Campania avrebbe emanato un atto in spregio all’art. 105 lett. l) Decreto Legislativo n. 112/98, concernente il Riparto di competenza sui porti non compresi tra quelli di rilevanza nazionale soggetti alla potestà dello Stato, e all’art. 5 Legge 84/1994 concernente Riordino della legislazione in materia portuale».
«Appare – continua Siclari – un conflitto di interessi, poiché forti sono i dubbi sull’applicabilità subiecta materia del principio di sussidiarietà che peraltro, ha riscontrato pronunce in senso contrario da parte del Consiglio di Stato, è abnorme: in un porto (di rilevanza regionale o interregionale) il Comune, attraverso il conferimento di questi poteri risulterebbe: competente a rilasciare concessioni demaniali marittime; autorizzato a regolamentare delimitazione e confini; può essere destinatario di concessione demaniale marittima nonché affidarla a terzi da una posizione politicamente privilegiata; può concorrere con i privati per l’attribuzione di un’area demaniale in posizione di supremazia per effetto della subdelega regionale».
«Quali tutele per i concessionari e gli aspiranti tali di fronte a questo nuovo quadro giuridico-amministrativo?», si chiedono dall’associazione.
«Siamo a disposizione degli Uffici Regionali al fine di ottenere opportuni chiarimenti sul modus operandi e sugli effetti che tale subdelega avrà sugli operatori del comparto, avendo peraltro ben illustrato gli uffici regionali sulle norme che, a nostro avviso, sarebbero state in contrasto con il disposto di cui all’emendamento poi approvato e che ad ogni buon fine alleghiamo per maggiore chiarezza», conclude.