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Montecorice, Lido Comunale: la replica degli assessori Malzone e Del Mastro

La replica

Redazione Infocilento

19 Gennaio 2021

Gli assessori Roberto Malzone e Raffaele Del Mastro replicano alle parole della senatrice 5 Stelle, Virginia La Mura, che aveva annunciato un’interrogazione al Ministro Costa per segnalare “l’illegittimità” della proposta di un lido comunale che l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare. I due amministratori hanno ritenuto opportuno fare alcune precisazioni “con la massima trasparenza ponendo al centro della discussione il progetto presentato dal comune, le finalità dello stesso, la zona dove dovrebbe sorgere ed in ultimo la dedotta ed infondata affermazione di illegittimità del progetto, confidando in un ripensamento delle posizioni assunte dalla Senatrice La Mura e dal Consigliere Tarallo, i quali intravedono esclusivamente aspetti negativi in questa iniziativa del Comune di Montecorice”.

Questa la replica:

Appare senz’altro inutile replicare alle parole tendenziose che si leggono nei confronti dell’Ente comunale e delle Autorità preposte alla tutela paesaggistica, quando si afferma che il progetto in questione “compromette irrimediabilmente l’ecosistema naturale in quanto implica la realizzazione di opere di urbanizzazione a carattere permanente come vasche di accumulo, collettore fognario di sollevamento, rete idrica ed elettrica” definendolo addirittura uno “scempio evitabile” ovvero quando si paventa l’illegittimità del parere reso dalla Soprintendenza, dato che queste questioni attengono a valutazioni tecniche effettuate dalle Autorità preposte alla tutela ambientale e paesaggistica, nonché all’eventuale giudizio del Giudice Amministrativo, mai adito.
E’ invece utile spiegare alla cittadinanza tutta ed ai Ministri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, ai quali è indirizzata l’interrogazione, che:

1) Il progetto in questione è stato istruito dall’Ente comunale e sottoposto all’attenzione delle Autorità preposte alla tutela paesaggistica: la Soprintendenza ha espresso parere favorevole al pari di tutti gli altri lidi presenti sulla medesima costa;

2) La dichiarazione di pubblica utilità, prospettata dal medesimo Ente Parco a seguito di un primo esame, è stata votata dalla maggioranza assoluta del Consiglio Comunale con parere favorevole del responsabile del procedimento;

3) Giammai il Comune ha inteso perseguire intenti speculativi od illegali ovvero ha inteso realizzare un’opera che in qualche modo possa deturpare l’ambiente circostante, semmai il contrario ovvero attraverso tale lido – si badi bene comunale – tutto realizzato di legno, completamente smontabile, di natura stagionale, l’amministrazione intende creare servizi indispensabili ed essenziali in quella zona al fine di evitare che la stessa deponga al degrado e all’abbandono;

4) Tutto o quasi tutto il litorale del Cilento costiero è in zona B del Parco e zona di C.I. (conservazione integrale) del PTP, come pure gli altri lidi che sorgono nelle immediate vicinanze del prospettato lido comunale; si chiede pertanto alla medesima Senatrice La Mura – già consulente del Comune per la compilazione del questionario Fee Italia, Bandiera Blu – perché le Sue considerazioni valgono solo per l’area di interesse e non per tutto il litorale di riferimento caratterizzato dalla presenza di altri lidi privati;

5) Appare indubbio che la paventata “illegittimità” del parere della Soprintendenza da parte della Senatrice non trova alcun riscontro in provvedimenti giurisdizionali ma consiste in una mera congettura, dubitativa delle valutazioni tecniche offerte dagli esperti dediti alla tutela del paesaggio ed al rispetto della legislazione vigente in materia;

6) L’’intervento prospettato dall’Amministrazione comunale è pienamente conforme ai vincoli paesaggistici ed ambientali, al pari degli altri insediamenti, tenendo a mente che il Comune di Montecorice è tra i primi
in Campania per la pulizia delle spiagge e delle acque (bandiera blu da quasi venti anni); inoltre, giusto per riferirlo alla Senatrice, lo stesso consigliere Tarallo, dal 2017 al 2020, in Consiglio Comunale ha votato sempre a favore del rilascio di concessioni demaniali sull’arenile di Baia Arena, concessioni che come innanzi ribadito stanno a poche decine di metri da quella prospettata dal comune,senza sollevare alcuna eccezione;

7) Ed ancora, nonostante l’affermazione di grave “compromissione dell’eco sistema”, in questi anni la Tartaruga Caretta Caretta ha continuato a nidificare sulla spiaggia di Baia Arena e su tante altre spiagge limitrofe del litorale cilentano, ove insistono numerosi lidi, dediti all’accoglienza di migliaia di turisti ogni anno. Allo stesso modo, il lido non compromette affatto il proliferare del giglio marino, il quale, al contrario, verrebbe valorizzato dal progetto stesso.

In conclusione, appare quanto mai opportuno confutare le espressioni riportate nel citato articolo per il rispetto delle Istituzioni, dei rappresentanti, delle Autorità Amministrative preposte alla tutela paesaggistica ma anche dei cittadini del Comune ed in particolare della frazione di Case del Conte che richiedono, compatibilmente e contestualmente alla tutela del territorio, uno sviluppo turistico in questo caso volto innanzitutto alla valorizzazione del sito per recuperare lo stato di abbandono nel quale oggi versa, ed in tale ottica rientra anche la richiesta del Comune fatta più volte al Parco del Cilento per avere in comodato d’uso l’area retrostante al prospettato lido, al fine appunto di mantenerla pulita e sistemata innanzitutto per scongiurare che la stessa venga travolta e cancellata dalle fiamme.

Il nostro invito alla Senatrice, dunque, è di venire qui a Montecorice presso il nostro Comune per approfondire la natura del progetto in uno alle intenzioni del Sindaco e dell’amministrazione tutta, anche e soprattutto al fine di farci capire, in un contesto costruttivo, su come la stessa intende intervenire in quella zona, conformemente ai vicoli esistenti sia a tutela del sito sia per evitare le paventate illegittimità, ciò nondimeno per dare atto alla popolazione tutta che la medesima Senatrice non ascolti solo i “desiderata” pur legittimi del Consigliere Tarallo.
Probabilmente, una volta chiarite le proprie parole espresse nei confronti delle Autorità e degli Enti intervenuti nell’istruttoria del progetto in questione, la stessa Senatrice vorrà apportare il Suo contributo e magari il Suo placet per uno sviluppo sostenibile e compatibile del turismo montecoricese.

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