In un campo tradizionalmente ostico per la Salernitana, con il successo al ”Rigamonti” che mancava dai primi anni ’90 (16 settembre 1990, doppietta di Pasa), i granata di Fabrizio Castori, capolisti con merito della Serie B, cercavano la vittoria consecutiva numero cinque per mantenere, senza calcoli, la vetta temporanea del torneo. Continuava l’emergenza a centrocampo: fuori Lombardi (per lui se ne parla direttamente nel 2021), Veseli e Schiavone, della partita non c’erano nemmeno Micai, per un problema al polso, e Karo. Recuperato, come annunciato anche dall’ex tecnico del Carpi, Lopez, tra i disponibili c’era anche Andrè Anderson, dopo i crampi del match contro il Cittadella. Assenze pesanti per il Brescia del neo tecnico Dionigi. dopo l’esonero di Diego Lopez: della partita non vi era il grande ex Donnarumma ed il centrocampista Bisoli, oltre a Cistana. Mangraviti era invece pienamente recuperato, per una formazione lombarda in difficoltà, dato che galleggiava, prima di questo match a 10 punti, con Pisa e Reggina, con un pari e due sconfitte nelle ultime tre partite. Arbitrava Gianluca Aurealiano di Bologna, alla sua terza designazione in B (in questa stagione tra A e B, due successi esterni, nessuno interno) con gli assistenti Secchi e Ruggiero. Gariglio era il quarto uomo. Canonico 3-5-2 di partenza per Castori: davanti a Belec, il pacchetto arretrato era composto da Bogdan, Gyomber ed Aya (vinto il ballottaggio con Mantovani). A centrocampo Kupisz e Casasola sugli esterni, con Dziczek, Di Tacchio e Cicerelli in mezzo, davanti Tutino e Djuric. 4-3-3 invece per il Brescia di Dionigi: davanti a Joronen, difesa composta da Sabelli, Mateju, Chancellor e Martella. in mezzo Jagiello, Van de Looi e Dessena, davanti spazio ad un inedito tridente con Spalek e l’ex Ragusa ai lati di Torregrossa. La cronaca del match: subito aggressivo il Brescia al 1′ minuto, conclusione ravvicinata di Torregrossa, bravo Belec a dire di no distendendosi alla sua destra. Partiti molto meglio i lombardi ed al 3′, dopo un bolide di Martella che trovava il portiere granata attentissimo, passavano in vantaggio con Van de Looi, che risolveva una mischia nata da un calcio d’angolo a favore delle rondinelle. Primo gol in questa serie B per l’ex Groningen che interrompeva la serie consecutiva di cleen sheet granata. Al 16′ si vedeva finalmente la Salernitana: colpo di testa al lato, sugli sviluppi di un corner di Di Tacchio, operato da Casasola. Al 21′ arrivava il raddoppio delle rondinelle, ad opera di Spalek. Traversone dalla destra di Sabelli e dormita colossale della retroguardia granata con un intervento maldestro di Bogdan, addirittura di tacco e la schiacciata di testa dello slovacco non veniva salvata da Belec. Approccio granata davvero inguardabile ed al 24′ ancora l’ex Carpi doveva superarsi su Ragusa. Al 32′ palo di Sabelli, servito da un Torregrossa in stato di grazia, ma un minuto più tardi, la miglior occasione fino a quel momento della Salernitana con un destro dal limite di Tutino, dopo scambio con Djuric, che si alzava in corner per l’intervento provvidenziale di Chancellor. Al 36′ ancora occasione granata con Cicerelli che raccoglieva un pallone alzato a campanile, ma non riusciva a dare forza alla semirovesciata che veniva bloccata da Joronen. Al 37′ sventola di Jagiello e palla alta. Al 41′ destro di Van De Looi dal limite, tiro senza troppe pretese che finiva di un metro fuori alla destra di Belec. Al 42′, sul ribaltamento di fronte, la Salernitana usufruiva di un penalty: bravo Di Tacchio a cercarselo ingannando Van De Looi costretto allo sgambetto. Dal dischetto Tutino non lasciava scampo a Joronen, che intuiva l’angolo, ma nulla poteva fare. Per il classe 96 quinto centro stagionale e dedica speciale alla nonna, scomparsa in settimana. Non accadeva più nulla sino al termine della prima frazione con i granata rientrati in partita, al netto di una prima mezz’ora totalmente da dimenticare con probabile sfuriata di Castori negli spogliatoi. Subito un cambio ad inizio ripresa per il tecnico di Fabriano con Anderson per Cicerelli, ma al 47′ era ancora il Brescia ad essere pericoloso con Ragusa, ottimamente imbeccato da un grande Torregrossa, conclusione ravvicinata, attento Belec. Un minuto dopo ammonizione per Di Tacchio: salterà Salernitana- Lecce di martedì, essendo diffidato. Ritmi più bassi, ma al 58′ gran palla di Anderson, che costringeva Joronen ad un’uscita disperata su Tutino. Al 67′ clamoroso errore di Jagiello che a tu per tu con Belec graziava il portiere granata: ancora una volta imbeccato da un Torregrossa in formissima. Correva ai ripari Castori con l’inserimento di Lopez per Bogdan e di Capezzi per Di Tacchio. Dal 3-5-2 si passava dunque al 4-4-2. Era il preludio al tris dei lombardi, che avveniva al 77′ con l’ex pescarese Bjarnason: ancora una volta poco convincente la retroguardia salernitana, in controtendenza con ciò che abbiamo osservato prima di questo match. L’islandese, dopo un’azione personale, tirava centralmente con una mezza papera di Belec che se la faceva scappare. Bjarnason non segnava dal novembre 2019 quando militava in Qatar con l’ Al-Arabi. Un risultato meritato con una Salernitana praticamente mai in partita. Nel finale entravano Giannetti ed Antonucci per Tutino e Casasola,ma il punteggio non cambiava più. Davvero una pessima prestazione per la Salernitana che mantiene il primo posto momentaneo in classifica, almeno fino alle 18: se la SPAL vincerà con il Cittadella, saranno gli estensi a piombare in vetta alla graduatoria. Servirà tutt’altra Salernitana, martedì contro il Lecce di Eugenio Corini.
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Appuntamento lunedì 14 luglio alle ore 21:30, presso la Greca Beach Arena, in zona Lido Azzurro