Attualità

Grazie ad un agropolese nasce il primo salone con assistente di lingua dei segni

In Spagna Michela Maucione, insieme ad Emanuela Todisco, ha lanciato l'idea di un salone che offra assistenza anche in lingua dei segni

Ernesto Rocco

6 Novembre 2020

Piccoli grandi sogni diventano realtà a Mallorca dove Aprile Hair Garden & Boutique è creato il primo salone con assistente di lingua dei segni. Dietro il segno di un paio di forbici che tagliano la barriera della comunicazione ci sono Michela ed Emanuela, due amiche campane, che hanno messo su un’iniziativa pioneristica del tutto volontaria. Si tratta di un servizio di assistenza in lingua dei segni fornito presso il salone Aprile di Michela Maucione, un’agropolese doc che vive in Spagna, con la collaborazione di Emanuela Todisco, assistente di lingua dei segni.

La storia del salone con assistente di lingua dei segni

Tutto nasce durante una passeggiata estiva in cui Michela ed Emanuela decidono di “apportare il loro contributo alla comunità sorda per aumentarne e migliorane l’accessibilità a servizi base, come andare dal parrucchiere” dicono.

Non è la prima iniziativa sociale in cui s’imbarca Michela, che già lo scorso Natale ha organizzato una raccolta fondi per la Fundación Rana e Sonrisa Médica, sostenendo che “La solidarietà è qualcosa di innato in ognuno di noi, e non costa nulla metterla in pratica”.

Ciò a cui aspira Michela è uno spazio che non sia semplicemente un salone, ma qualcosa di più. Ed è per questo che, con Emanuela, hanno dato inizio a questo progetto, con il sostegno e la solidarietà dalla FSIB (Federazione di Persone Sorde delle Baleari) che si è mostrata entusiasta dell’iniziativa e spera che possano ottenere ottimi resultati.

L’iniziativa

La promozione della prima figura di assistente in lingua dei segni nel salone Aprile è accompagnato da un video esplicativo. Grazie alla collaborazione e sostegno costante della FSIB hanno presentato la loro iniziativa con un video esplicativo totalmente in lingua dei segni (sottotitolato) dove si vede chiaramente il ruolo dell’assistente che accompagna e modula la comunicazione tra chi offre e chi usufruisce del servizio. Come si evince dal video il dialogo si basa su informazioni davvero basiche come il taglio o la piega che si preferisce, o una semplice conversazione: domande e risposte che fino ad ora hanno rappresentato un ostacolo per la comunità sorda, la quale “ci ha trasmesso si essere contenta del servizio”, affermano.

L’assistente di lingua dei segni

L’assistente della lingua dei segni è Emanuela Todisco, una ricercatrice di linguistica acquisizionale specializzata in comunicazione non verbale e appassionata alla lingua dei segni. Emanuela vede in questo servizio volontario l’opportunità di “dar voce” alle necessità della comunità sorda.

“La nostra prima cliente è rimasta soddisfatta. La ragione è molto semplice: la cliente si sentiva rilassata sapendo di poter comunicare nella propria lingua. Fa sentir bene sapere di poter prenotare un appuntamento via Whatsapp, con un messaggio di testo o un video, poter contare sulla presenza di un’assistente che si occuperà di fare da intermediario con Michela o di parlare del più e del meno”.

Continua Emanuela “E’ questo il concetto alla base del progetto Aprile: rompere le barriere della comunicazione. Siamo molto orgolgiosi del segno che abbiamo scelto per nominarlo: un paio di forbici che tagliano una barriera comunicativa, la barriera troppo spesso presente in servizi essenziali per la vita di tutti i giorni”.

Anche se per adesso il servizio si offrirà solo una volta al mese, Michela ed Emanuela si augurano che possa convertirsi in una figura di riferimento anche in altri ambiti. Le due amiche campane ringraziano caldamente la FSIB, Salva Oliver, Mireia Mendoza e Joan C. Arbós per aver contribuito alla realizzazione del video e per aver supportato l’idea.

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