Attualità

Verso la fase 2: ecco le regole da seguire

Le disposizioni da seguire nella fase 2

Redazione Infocilento

3 Maggio 2020

Mascherine

Poche ore per l’inizio della fase 2. Non un liberi tutti, ma prende il via un graduale allentamento delle misure di sicurezza del Governo sull’emergenza Coronavirus. Proviamo a fare chiarezza su ciò che sarà possibile fare tenendo conto che esistono poi specifiche prescrizioni in base alle località. In Campania, ad esempio, c’è l’obbligo di indossare la mascherina anche in strada. Chi arriva da altre regioni, invece, dovrà informare le autorità e osservare un periodo di quarantena. A Pollica, invece, è stato disposto l’obbligo per chi arriva da altri comuni, di informare il comune 48 ore prima.

Vediamo però nel dettagli cosa è possibile fare.

Le uscite di casa. Chi sono i congiunti
Gli spostamenti sono ammissibili sempre per comprovate ragioni di necessità, urgenza, motivi sanitari o lavoro. In questo contesto rientrano anche le visite ai congiunti. Questo termine comprende coniugi, fidanzati, partner delle unioni civili, gli affetti stabili e persone legate da vincolo di parentela fino al sesto grado, per esempio i figli dei cugini tra loro, e affini fino al quarto grado, come i coniugi del partner. Sulle persone legate da affetto stabile si era posta la domanda se gli amici rientrassero in questa categoria, ma la risposta del Governo è stata negativa, quindi non si potrà andare a trovare gli amici ma solo le persone che rientrano nell’elenco dei congiunti. Le visite devono essere non quotidiane e devono svolgersi nel rispetto delle misure di sicurezza: divieto di assembramento, mantenere la distanza di almeno 1 metro tra l’uno e l’altro, obbligo di indossare le mascherine.

Passeggiate e attività motoria
Le passeggiate sono ammesse solo se giustificate da motivi di necessità come andare a fare la spesa, lavoro, visita ai congiunti. La novità è che dal 4 maggio è possibile svolgere attività motoria all’aria aperta anche allontanandosi da casa. Resta, però, il divieto generale di assembramento in tutti gli spostamenti e l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro (o 2 metri nel caso di attività sportiva) fra le persone. Per esempio si può uscire per una corsa solo individualmente o con la persona convivente, mantenendo la distanza sociale di 2 metri da altre persone esterne. I minori e le persone non completamente autosufficienti possono essere accompagnate da un adulto. Le uscite non sono permesse a chi ha febbre sopra ai 37,5°.

Figli al parco e spostamenti in bici
I parchi pubblici possono essere riaperti e per i genitori torna la possibilità di accompagnare i figli in ville e giardini, ma senza utilizzare l’area gioco e mantenendo la distanza di almeno 1 metro da altre persone. Tutti portanno usare la bicicletta per andare al lavoro, a fare la spesa o attività motoria.

È possibile muoversi all’interno della Regione
L’area permessa per gli spostamenti è stata ampliata con il permesso di muoversi all’interno della Regione di appartenenza e non più solo del Comune. Spostarsi da una regione all’altra, invece, è permesso solo da comprovati motivi di urgenza, sanitari o lavorativi.

Riaprono i cimiteri ed è possibile celebrare i funerali
Altra novità è la possibilità di tornare a far visita ai propri defunti nei cimiteri, ma resta il divieto di assembramenti. Il Governo ha concesso anche la celebrazione dei funerali, che potranno essere svolti preferibilmente all’esterno e con massimo 15 persone. Tutti dovranno mantenere il distanziamento sociale e utilizzare le mascherine.

Con quali mezzi andare a lavorare e parcheggi e ztl gratuiti
È permesso andare a lavorare con tutti i mezzi anche se l’uso di quelli pubblici è sconsigliato. Sconsigliato anche l’uso dell’auto privata per motivi d’inquinamento. Se possibile è preferibile spostarsi in bicicletta, monopattino o con veicoli ecologici.

L’autocertificazione
Resta l’autocertificazione ma non per tutto. Anche dopo l’ultimo Dpcm, resta obbligatorio giustificare tutti gli spostamenti di cui abbiamo parlato. In altre parole, in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine, i cittadini devono essere sempre in grado di fornire un giustificato motivo per i propri spostamenti. In tal senso, sarà ancora necessario esibire o compilare un’autocertificazione, utilizzando lo stesso modello attualmente in vigore. Cambia però la modalità di giustificazione per comprovate esigenze lavorative. In tal caso, infatti, l’autocertificazione può essere sostituita da una “adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro idonea a dimostrare la condizione dichiarata”. In altre parole, sarà possibile giustificare lo spostamento per motivi di lavoro semplicemente esibendo un tesserino o un documento che attesti la propria condizione lavorativa, senza dover compilare l’autocertificazione. Niente autocertificazione per attività motorie o per le passeggiate al parco.

L’autocertificazione è possibile scaricarla qui.

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