PERITO. Un appello al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Gioi affinché venga mantenuto attivo il plesso della scuola dell’infanzia di Ostigliano. A fare voti è l’amministrazione comunale di Perito, guidata dal sindaco Carlo Cirillo.
“Si è ventilata la possibilità di chiusura della scuola dell’infanzia – fa sapere il primo cittadino – e di una ridistribuzione degli alunni iscritti a tale scuola per consentire di elevare la media alunni/sezioni dell’Ic di Gioi”. Una possibilità che il Comune vuole scongiurare: “non è vero – fanno sapere da palazzo di città – che gli alunni iscritti alla scuola dell’infanzia di Ostigliano sia al di sotto della media indicata dal Miur per la formazione delle classi della scuola dell’infanzia”.
Difatti attualmente sono iscritti 15 alunni; a questi se ne aggiungeranno altri 4 a partire dal prossimo anno scolastico. Il Decreto interministeriale prevede quale numero minimo di alunni per classe nei comuni montani di 10 iscritti. La scuola dell’infanzia, quindi, rientrerebbe in questi parametri. Ma le ragioni per cui si intende scongiurare la soppressione dell’asilo sono anche altre: il plesso più vicino ad Ostigliano, infatti, è quello di Orria che dista 14 chilometri e, evidenziano dal Comune di Perito, “costringerebbe bambini di massimo 5 anni a percorrere ogni mattina 28 chilometri su una strada sconnessa e piena di curve”.
Un fatto giudicato “contrario al diritto costituzionale”. “Il Comune di Perito – concludono da palazzo di città – subisce la drastica riduzione demografica comune a tutti i piccoli centri del Cilento. Se in tale allarmante situazione non si trova di meglio che cominciare a chiudere le scuole, si avvia la strada per un completo abbandono dei piccoli centri, che sempre a parole dovrebbero essere sostenuti, hanno fatto pure una legge!”.
Di qui la decisione di far voti al dirigente dell’IC di Gioi per il mantenimento dello status qui.