Attualità

In Cilento nasce “Zephiro”: il Centro studi per la Flora Spontanea e per le Arti Erboristiche

Ha sede a Castellabate

Vincenza Alessio

19 Dicembre 2018

In Cilento, precisamente a Castellabate, nasce “Zephiro”:il centro studi, che è anche la sede di una associazione culturale che opera da anni sul territorio, dispone di una grande sala e di un ampio giardino, dove poter realizzare laboratori, convegni, corsi e incontri. Eventi volti tutti a far conoscere meglio le ricchezze legate alla cultura locale e al suo multiforme rapporto con le piante e con i fiori.
“Zephiro”custodisce un importante Erbario didattico, una collezione di piante essiccate e classificate, compiuta con metodi e scopi scientifici dove sono raccolte le specie botaniche del Cilento; oltre ad un voluminoso archivio fotografico. Tuttavia, il Centro, non viene ideato come semplice spazio di conservazione ma è inteso come prima tappa di un percorso di contatto vero ed autentico con il luogo, con la sua Natura e con la sua Cultura. Una sorta di acceleratore e collettore di attivita` e relazioni, un punto di ritrovo per studiosi e appassionati, un conservatorio vivo della biodiversita` locale.

La sala si affaccia direttamente nell’orto-giardino e nel frutteto delle piante delle antiche coltivazioni. Piante di varieta` dimenticate, rare e preziose, antiche e particolari, con l’intento di coltivarle, di studiarle e di diffonderle. Un orto-giardino, circondato dalla macchia mediterranea, da visitare e da osservare, da mangiare e da annusare; qui non solo si raccolgono prodotti per l’auto consumo ma anche, e soprattutto, si svolgono moltissime attivita` collaterali, legate all’agricoltura: come percorsi guidati sull’autodeterminazione alimentare, sulla consapevolezza di ciò che si mangia e sulla filiera corta.

“Zephiro”, inoltre, organizza Passeggiate Botaniche in tutto il territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, su percorsi naturalistici che portano a far conoscere da vicino la Natura del Cilento: dalle coste, alle colline fino alle montagne più alte; un’area di altissimo interesse botanico, geologico e antropologico. Passeggiate volte al riconoscimento delle tante piante spontanee officinali che arricchiscono e rendono unica questa Biodiversità.

Il Parco si estende per 181.048 ettari di superficie, ed è il primo, in tutta l’area del bacino del Mediterraneo, ad essere stato incluso nella prestigiosa lista del programma MAB (Man and Biosfere) dell’UNESCO e a ricevere la qualifica di Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

“Zephiro” organizza corsi di approfondimento e laboratori pratici sull’uso delle Erbe Spontanee alimentari e officinali in genere. Bisogna premettere che il patrimonio etnobotanico, del Cilento, e di tutta l’Italia Meridionale, è molto vasto. Esso si è arricchito nel corso del tempo sempre di nuove conoscenze, arrivate con le continue immigrazioni di popoli di diverse origini. Tra questi Greci, Latini e Arabi che hanno lasciato tracce della loro presenza nell’uso di piante officinali, sia spontanee che orticole, molte delle quali ancora comunemente in uso.
Invece, per l’uso medico delle piante, il punto di riferimento principale è l’Erboristeria Tradizionale Mediterranea, ciò che noi erboristi oggi definiamo, per esteso, Medicina Filosofico-Tradizionale Erboristica Mediterranea. Una delle cosiddette Medicine su base Antropologica, i cui elementi costitutivi fondamentali, risalgono ad un’epoca molto antica, al pari della Medicina Tradizionale Cinese, quella Tradizionale Indiana (Ayurvedica), la Tibetana e altre ancora. Esse hanno come caratteristica comune una completa visione di insieme dell’Universo e dell’Uomo in esso integrato. L’Erboristeria Tradizionale Mediterranea è un insieme di conoscenze che arriva a noi attraverso gli scritti di Ippocrate, di Galeno, di Avicenna e dei grandi medici dalla Scuola Salernitana; un sistema medico molto antico, ma anche meravigliosamente moderno. Esso possiede una validità attuale per il metodo olistico, per l’approccio sistemico e per la sintonia con la visione quantistica della realtà. Un uso delle piante che trova conferma in molti studi scientifici e clinici moderni. Infatti, la fitoterapia occidentale, deriva proprio da questo antico patrimonio di conoscenze.
Nel Cilento, a Velia, si è avuta la Scuola Medica Eleatica. La Scuola, fondata da Parmenide, era molto conosciuta ed apprezzata nel mondo greco-romano, sia come centro clinico e idrotermale, sia come raccolta di droghe medicamentose. Curare senza nuocere era il principio di base delle antiche Scuole Mediche dove si praticava “l’arte del guarire”. I medici si avvalevano di un sistema scientifico coerente e molto raffinato che prevedeva, innanzitutto, una attenzione particolare alla individualità del malato, per poter prescrivere un regime alimentare adeguato e una cura personalizzata. Molto importante il concetto di natura guaritrice, che si esprimeva attraverso la teoria dei Quattro Umori, derivanti dai Quattro Elementi: Acqua, Aria, Terra, Fuoco.
Ed ecco che le distanze cronologiche perdono di importanza, soprattutto quando i principi dell’Erboristeria Tradizionale Mediterranea ci insegnano, non solo ad utilizzare le piante medicinali, ma anche a vivere in armonia con la Natura.
Gli usi delle piante spontanee, sia come alimenti che come medicine naturali, fanno parte integrante dello stile di vita delle comunità del Mediterraneo da tempi immemorabili. Uno stile di vita sostenibile basato su tradizioni e valori sociali divenuti esempi di eccellenza in tutto il mondo e riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

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