Cilento

Dal Cilento a Salerno, storia e leggende della “Transaltio Sancti Matthei Apostoli et Evangelistae”.

Tra le strade di Casal Velino Marina solenni festeggiamenti per San Matteo

Chiara Esposito

20 Settembre 2018

“Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse : << Seguimi>>. Ed egli si alzò e lo seguì. “ (Mat. 9,9)

Il 21 settembre di ogni anno, nella città di Salerno, tutte le attività vengono interrotte. Riaffiorano le tradizioni, i canti popolari e le emozioni che solo la festa del Santo Patrono riesce a dare. Così, i salernitani, stretti nella celebrazione di San Matteo, riscoprono l’appartenenza ad un popolo dal cuore granata.

Eppure non tutti sanno che, contemporaneamente anche nel Cilento l’apostolo Matteo viene festeggiato e venerato. A Casal Velino Marina, infatti, la sua storia affonda radici profonde.

” Tra Velia e Casalicchio all’incontro è un’isola formata da due fiumi, cioè dall’Alento, da per se stesso chiaro, è nominato, e da un altro piccolo senza nome, che cala dalle falde della Montagna detta Stella. Ab antico fu qui una chiesa, che sussiste ancora, dedicata a San Matteo, e si chiama S. Matteo ad duo flumina.” ( La Lucania,Discorsi)

Dopo aver svolto la sua missione di evangelizzazione in Etiopia, San Matteo, raffigurato quasi sempre come un anziano e barbuto signore, morì secondo alcune tradizioni, per cause naturali. Secondo altre invece, attestate nella “Legenda Aurea” di Jacopo da Varagine, il Santo sarebbe morto per mano di un sicario, inviato dal re Irtaco, il quale avrebbe voluto sposare la figlia del re e fratello defunto, Egippo, che però, aveva consacrato la sua verginità al Signore. Irtaco chiese a Matteo di spingere la fanciulla tra le sue braccia, ma il Santo, successivamente, durante una sua predica, affermò solennemente che il matrimonio della giovane Ifgenia con il re celeste, non poteva andar distrutto per il matrimonio con un re terreno. Matteo morì così, durante la celebrazione della messa a colpi di spada.

Risulta poco chiaro, ancora oggi ,come originariamente le spoglie del Santo giunsero in Bretagna e lì vi stettero per circa quarant’anni, per poi approdare in terra Cilentana, per mano del comandante romano Gavino, nativo dell’antica Velia. Il corpo di San Matteo venne custodito con premura e venerazione dai fedeli, fino a quando, quattrocento anni dopo circa, le guerre con i Vandali, Goti, Bizantini, Saraceni ed in ultimo i Longobardi, alle quali si unirono catastrofi a carattere naturale (alluvioni e morte), ne fecero perdere le tracce.

La leggenda narra che, nel 954 d. C., Pelagia, madre del monaco Atanasio, ricevette in sogno l’Apostolo che, le fornì indicazioni precise circa il luogo della sua sepoltura  ( balneum his in locis antiquitus extructum) e invitò il monaco a farne ricerca.

Atanasio, recatosi sul posto, trovò l’altare indicato, e dopo aver rimosso il marmo che lo copriva, rinvenì il corpo del Santo. Così, con le mani tremanti per la commozione, avvolse la spoglia in un lenzuolo e andò a riferire la lieta notizia alla madre. Successivamente, dopo aver tentato invano di trasportarle in Oriente, depose le sacre spoglie in una chiesa, non distante dalla sua cella, dedicata alla Santa Genitrice Vergine Maria.

Qui la reliquia non vi trovò fissa dimora, poiché il Vescovo “pestano”, venutone a conoscenza, volle trasferirla nella città di Caputaquis. Il viaggio verso Capaccio, risultò molto difficoltoso tant’è che, i portatori del corpo sacro, necessitarono di una sosta nella vicina chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Rutino. Debilitati e all’estremo delle loro forze, furono “salvati” dall’improvviso sgorgare di una sorgente che ancora oggi porta il nome di San Matteo. Una volta giunti nella cattedrale, il corpo del Santo, trovò pace solo per poco tempo, in quanto, per volontà del principe longobardo, vennero deposte a Salerno nella cattedrale di S. Maria degli Angeli per essere poi, definitivamente trasferite nel 1084, in un luogo più decoroso quale il Duomo.

Ma torniamo ai giorni nostri. Il 30 settembre dell’anno appena trascorso, dopo ben 1.064 anni, le reliquie di San Matteo hanno fatto ritorno nel sito che fu dimora del suo corpo mortale, Casal Velino.

Un giorno di festa e di estrema commozione per tutti i casalvelinesi, che dopo aver ascoltato la messa celebrata dal vescovo Miniero, uniti in processione assieme ai due parroci Don Pietro, parroco di Casal Velino e Don Michele parroco di Salerno, hanno depositato le sacre spoglie lì dove vennero custodite e venerate tempo addietro.

Inoltre, lo scorso 16 agosto, dopo essere stato riconosciuto come itinerario religioso dalla Regione Campania, per opera del gruppo di preghiera dei “Fedeli di San Matteo”, ha preso vita il “Cammino di San Matteo”. Si tratta di un viaggio di ben 230 chilometri il quale coinvolge 22 comuni e che riprende quello che fu il percorso delle spoglie dell’Evangelista. La bellezza di questa storia ha affascinato anche il Santo Padre, il quale, commosso ha esclamato: “ La Cappella di Casal Velino è un posto da vedere”.

Tra fede e speranza, tra tradizione e cultura, a Casal Velino, si respira aria di festa!

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Capizzo celebra San Mauro Martire: fede, tradizione e festeggiamenti l’11 luglio nel cuore del Cilento

San Mauro Martire è invocato in particolare contro la tosse e la sciatalgia

Concepita Sica

11/07/2025

Agropoli: tutto pronto per l’inizio della InfoCilento Cup 2025

Appuntamento lunedì 14 luglio alle ore 21:30, presso la Greca Beach Arena, in zona Lido Azzurro

Cardile: incendio in loc. Murate, necessario l’intervento dei vigili del fuoco e squadre antincendio

È stato domato un incendio che si era innescato nel pomeriggio di oggi a Cardile, frazione del Comune di Gioi, in loc. murate nei pressi del cimitero. Necessario l’intervento dei […]

Antonio Pagano

11/07/2025

Tensione all’interno del Gal Pesca Magna Graecia: risponde il Presidente Rizzo

Al centro del dibattito vi sarebbe soprattutto il ritardo con cui si sta procedendo all'interno dell'organizzazione

Giungano, un’estate ricca di eventi: il clou la festa della pizza

Ai microfoni di InfoCilento il primo cittadino, Giuseppe Orlotti, ha svelato le iniziative in programma già a partire dalle prossima settimana

Ernesto Rocco

11/07/2025

Capaccio Paestum: Forza Italia riparte. Aderiscono tre consiglieri. Possibile una candidatura per le regionali

Forza Italia annuncia una significativa riorganizzazione sul territorio di Capaccio Paestum, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza e influenza politica. Il nuovo corso del partito è stato presentato dal commissario Maurizio De […]

Ernesto Rocco

11/07/2025

Policastro Bussentino: al Convento di San Francesco l’XI Memorial Maria Dorotea Di Sia

Una giornata ricca di spunti e di idee per combattere il fenomeno degli incidenti stradali, che rappresenta uno delle prime cause di morte tra i giovani

Capaccio Paestum, Polizia Municipale ritrova un motociclo rubato. Riconsegnato al proprietario

Il mezzo era intestato ad un uomo residente in provincia di Napoli che ne aveva denunciato il furto

Vallo della Lucania: al “San Luca” la Peregrinatio del quadro della Madonna delle Grazie e della Reliquia di San Pantaleone

Questa mattina all'ospedale "San Luca" di Vallo della Lucania ha fatto tappa la Peregrinatio del Quadro della Madonna delle Grazie e della Reliquia ossea di San Pantaleone

Antonio Pagano

11/07/2025

Torna alla home