E’ polemica: cala l’offerte commerciale
AGROPOLI. Troppi negozi stranieri nel centro cittadino. Il malcontento รจ ormai diffuso e arriva non solo dai commercianti ma anche dai cittadini.
Nell’isola pedonale di Agropoli, infatti, sono stati aperti cinque negozi asiatici ed attualmente tra corso Garibaldi e Piazza Vittorio Veneto un negozio su dieci รจ straniero, senza contare altre due attivitร presenti in via Filippo Patella.
A suscitare malcontento non รจ l’etnia dei negozianti, bensรฌ il fatto che tutti vendano gli stessi prodotti: bijou, accessori, capi d’abbigliamento. Insomma attivitร fotocopia, con prodotti non di marca,ย come sarebbe invece auspicabile in quello che dovrebbe essere il salotto buono della cittร .
L’offerta commerciale diventa sempre piรน carente. Ciรฒ non fa altro che limitare le presenze nel centro cittadino, in un periodo come quello autunnale-invernale dove giร si registra un calo di acquirenti.
Qualcuno fa appello al comune che difficilmente potrebbe intervenire. Non mancano perรฒ dei precedenti: a Forte dei Marmi, negli anni scorsi, l’ex sindaco Umberto Buratti (in quota Pd), vietรฒ l’apertura di nuovi locali che vendessero prodotti non italiani. L’ordinanza fu giustificata dalla necessitร di rilanciare l’artigianato locale.
Un provvedimento, questo, che puntava anche a limitare un fenomeno ormai in ascesa: quello dell’apertura di negozi stranieri, di solito cinesi, indani o pakistani.
Le cifre di Confesercenti parlano chiaro: Nel 2016 hanno aperto 7 mila aziende gestite da non italiani. Ora sono 160 mila, il 19 per cento del totale. Tra i settori a piรน alta densitร forestiera: moda, tessile, frutterie, elettronica. Nel commercio ambulante le cifre cambiano ulteriormente: ad agosto 2016 le attivitร guidate da stranieri erano 103mila, il 53,1% del totale e il 4,9% in piรน rispetto allo scorso anno.
โLe imprese guidate da titolari non italiani – si evidenziรฒ lo scorso anno da Confcommercio – hanno un ciclo di vita notevolmente piรน breve della media del settore, con oltre un terzo delle attivitร che chiude entro i due anni dallโapertura. Anche perchรฉ investono poco. Lโimprenditoria straniera nel commercio ambulante, poi, presenta anche gravi segnali di irregolaritร . Dallโanalisi delle banche dati INPS, emerge che quasi 100mila imprese di commercio su aree pubbliche, di cui lโ83% โ piรน di 70mila โ a titolaritร straniera, non hanno mai versato un contributo negli ultimi due anni. Una quota elevata, dietro la quale temiamo si nasconda unโirregolaritร endemica, sia contributiva che fiscaleโ.