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Novant’anni fa l’ordinazione sacerdotale di mons. Domenico Saverese

Il ricordo del prof. Antonino Granata

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 16 Aprile 2017
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Il ricordo del prof. Antonino Granata

A novant’ anni dalla sua Ordinazioone sacerdotale, è sembrato necessario ricordare la splendida e variegata figura di Monsignor Domenico Saverese, vanto e gloria del Cilento. Egli nacque a Qualiano (Na) il 25 Ottobre 1903. Maturò la sua vocazione alla vita sacerdotale grazie al pio parroco Monsignor Antonino Messina, anima eletta e virtuosa, parroco della parrocchia Santo Stefano Protomartire. Entrò nel Seminario Diocesano di Aversa (Ce) al termine delle scuole superiori completò gli studi filosofici e teologici a Posillipo presso i P.P. Gesuiti. Viene ordinato sacerdote il 16 Aprile del 1927 da monsignor Settimio Caracciolo, vescovo di Aversa. Mente eletta e geniale viene nominato professore di Filosofia, di Greco e Matematica presso Seminario Vescovile di Aversa fino al 1935.

Nel 1937 viene nominato Rettore del Seminario di Aversa succedendo a monsignor Federico Pezzullo, nominato vescovo di Policastro Bussentino, quest’ultimo oggi Servo di Dio. Nel 1941 il vescovo di Aversa, monsignor Antonio Teutonico lo nomina Canonico Succantore della Cattedrale San Paolo in Aversa. Nell’Azione Cattolica, Monsignor Domenico Giuseppe Savarese, spese fin dai primi tempi le sue migliori doti di mente e cuore, fu Assistente della Gioventù di Azione Cattolica Diocesana prima Maschile e poi Femminile. Anche la Curia Diocesana di Aversa gli riservò posti di fiducia e prestigio, fu Esaminatore pro sinodale, Difensore del vincolo, Promotore di Giustizia e Censore della stampa fin dal 1938. Nell’Aprile del 1947, per volontà di monsignor Antonio Teutonico, viene eletto vescovo di Vallo della Lucania. Scegliendo come motto e programma di vita “Juste et Pie vivamus”. Fin dal primo giorno del suo ingresso nella diocesi di Vallo della Lucania si impegnò per risollevarne le sorti ormai carenti. Iniziò subito con la Santa Visita Pastorale seguita dal Congresso Eucaristico e la Pellegrinatio Mariae.
Nel suo breve ministero episcopale nessuna forma di bene gli fu estranea: ebbe a cuore il Seminario facendolo rifiorire di numerose e sante vocazioni, la cattedrale ricostruendola artisticamente in tutte le sue parti, le parrocchie ampliandole e abbellendole seguendo le norme liturgiche, il Clero incoraggiandolo ed istruendolo, i fedeli ed i gruppi laicali animandoli a concorrere bene e nella solidarietà. Da vescovo non dimenticò mai la sua amatissima Qualiano che spessissimo visitava incontrando e accogliendo tutti nella sua casa paterna. Incoraggio e aiutò le Suore Discepole di Santa Teresa del Bambino Gesù fondate dal suo Rettore il Servo di Dio Canonico Antonio Migliaccio, per raggiungere l’Approvazione per il loro Statuto e contemporaneamente approvò, nella Diocesi di Vallo della Lucania, la nascente Congregazione delle Suore Ancelle di Santa Teresa del Bambino Gesù nate a Cuccaro Vetere e fondate dai Servi di Dio Monsignor Nicola Cerbone e Madre Chiara Oristanio.

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Monsignor Domenico Giuseppe Savarese nel suo breve ministero, durato solo 8 anni, si impegnò in prima persona nelle opere sociali cercando di vitalizzare ogni settore e ogni campo soprattutto quello educativo ed assistenziale. A Napoli preso la casa del fratello, il 3 ottobre 1955, Monsignor Domenico Savarese, all’età di 52 anni, rese la sua anima a Dio dopo un lungo calvario fatto di atroci sofferenze. Si offrì “vittima” per le Vocazioni Sacerdotali e Religiose. Le sue spoglie riposano, per suo desiderio, nell’artistica cattedrale di Vallo della Lucania a perenne testimonianza del bene operato e profuso a piene mani.

TAG:policastro bussentinosanta marinavallo della lucania
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