Gli attivisti delusi dopo l’incontro di ieri in Regione Campania
“Sull’ospedale di Agropoli il bicchiere è ancora mezzo vuoto”. Lo precisano gli attivisti 5 stelle agropolesi a margine dell’incontro organizzato in commissione sanità per discutere del reinserimento del presidio nella rete dell’emergenza. Il portavoce Consolato Caccamo contesta i commenti “trionfalistici” fatti dall’amministrazione comunale precisando che dall’audizione l’unica cosa che è emerso è “un prossimo potenziamento estivo del PSAUT attuale, nulla di nuovo”.
“Ieri – spiega Caccamo – doveva essere essenzialmente l’occasione per ascoltare Polimeni ed avere delucidazioni sul suo lavoro. Purtroppo e sfacciatamente né Polimeni né il suo vice né tanto meno altro suo delegato sono intervenuti bisfrattando di fatto l’audizione stessa e i consiglieri regionali che l’avevano invitato”.
L’unica proposta arrivata, quindi, risulterebbe essere quella del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino “che prevede di formulare un documento di osservazioni e proposte fatte in sede di audizione e trasmetterle d’ufficio al Commissario Polimeni in modo che ne tenga debita considerazione. In questo documento però mancheranno elementi utili per la riapertura dell’Ospedale di Agropoli. Nessun documento ufficiale ne tantomeno informale è stato consegnato dai delegati della amministrazione comunale a differenza di quanto fatto gli omologhi di Polla e Scafati”.
“Al peggio non c’è mai fine – concludono dal Movimento – Non solo infatti l’ospedale è stato chiuso, ma anche la Clinica Malzoni non versa in ottimo stato, considerate le difficoltà di gestione del personale e la mancata erogazione degli stipendi che inevitabilmente creerà nuovi disagi”.
A margine dell’incontro anche il comitato civico Pro Ospedale, presieduto da Giovanni Basile, aveva espresso parere negativo sull’esito del vertice.