L’ultima Domenica di Maggio, con solennità, viene “svelata” l’immagine di Maria custodita in uno dei santuari più alti ed antichi d’Italia. Situato sulla sommità del Monte Gelbison, a 1705 metri slm, fin dal XIV secolo è meta di pellegrini che vi giungono da ogni parte del Sud Italia.
Popolarmente è noto come Madonna del Monte ma viene spesso identificato anche come Santuario di Novi Velia, poiché, il paese, è l’ultimo che si incontra prima di risalire la montagna.
Le origini del Santuario sono antichissime. Pare che, nello stesso sito ove oggi sorge il complesso mariano, esisteva già un luogo di culto pagano, cristianizzato ad opera dei monaci basiliani successivamente al X secolo. Quel che è certo è che, da ormai diversi secoli è meta di pellegrinaggio da Maggio ad Ottobre. Nei restanti mesi il luogo è meno accessibile per le abbondanti nevicati e per la difficoltà nella risalita che, un tempo, avveniva attraverso l’antico sentiero gradinato, ancora oggi in parte esistente e percorso da numerosi fedeli.
Come si conviene nelle più classiche delle interpretazioni popolari, anche il Santuario di Novi Velia vanta numerose leggende che ne rivendicano l’origine. Disseminate nella memoria e nella cultura locale, riemergono i tratti tipici delle storie che calcano l’esistenza di luoghi di culto. Apparizioni, miracoli e figure umili come pastori e contadini, riecheggiano nei racconti addensando di spiritualità e mistero uno dei luoghi più belli dell’intero territorio.
Nei tempi passati, era d’uso per diverse comunità, raggiungere la vetta a piedi partendo dal proprio paese d’origine. La traversata poteva protrarsi anche per alcuni giorni, secondo le distanze di provenienza. “Stendardi” e “centé”aprivano i cortei diretti ad omaggiare la Vergine Maria. Lungo il cammino, vi erano delle soste che spesso si trasformavano in momenti conviviali ed allietati da canti popolari. Gli inni a Maria, invece, caratterizzavano il cammino fino a giungere all’altezza della “Croce” contornata da un cumulo di pietre ed ex-voto lasciati nel tempo dai fedeli. Da qui, inizia la fase finale del percorso che risale le scale in pietra fino a giungere ad un piccolo spazio ove si eseguono i caratteristi “giri” accompagnati dalle invocazioni dei pellegrini.
Si raggiunge, infine, lo spiazzo principale adiacente all’ingresso della Chiesa. Anche qui si eseguono i tre giri prima che la compagnia faccia ingresso al Santuario. Da questo punto è possibile ammirare uno straordinario panorama che spazia dal mare alle alture dell’intero, sconfinando fino alle regioni vicine.
Entrati in Chiesa, si ammira la Madonna “scura” che, con il suo sguardo, richiama i fedeli, suscitando emozioni esternate con una magna e solenne devozione.
Si rinnova così, il rituale della “riapertura del Santuario” che rimarrà accessibile fino ad Ottobre, quando, invece, avviene il rituale inverso: la Madonna viene nuovamente ricoperta fino alla successiva tarda primavera.
Potrebbe interessarti anche
Sant’Arsenio: dolore e commozione per l’ultimo saluto a Massimo Nonato
Molti ragazzi e ragazze, provenienti da vari paesi del Vallo di Diano, si sono uniti per rendere omaggio al giovane Massimo
Tanti sono gli interrogativi dopo le vicende politiche hanno interessato il Comune
L'incontro si è tenuto questa mattina presso l'Istituto Leonardo Da Vinci di Sapri
Il Consiglio di Stato si esprimerà definitivamente il prossimo 13 Maggio
Trasporti: domani treni fermi, venerdì a rischio gli autobus di Busitalia
Settimana nera sul fronte dei trasporti. Domani (mercoledì) stop ai treni. Venerdì sciopero dei bus
Da Napoli Centrale a Contursi Terme: ma il treno storico non farà tappa ad Eboli
Monta la protesta dei cittadini, ma da palazzo di città arrivano le rassicurazioni dell’amministrazione comunale
Arrestato pusher su Treno Battipaglia-Capaccio Paestum: la droga nascosta tra i vestiti
Paestum. La Polizia Ferroviaria di Battipaglia ha sorpreso un 31enne con crack e hashish nascosti tra i vestiti. L'uomo è stato posto ai domiciliari
"Chiudere l’unità di Ginecologia e Ostetricia provocherebbe un danno incalcolabile"
Oggi la giornata delle vittime del Covid: il 19 marzo la prima vittima nel Vallo di Diano | VIDEO
Nel Cilento il primo a perdere la vita fu il ferroviere agropolese Alfonso Migliorino
M5S, Molinaro: “No alla chiusura dei punti nascita di Polla e Sapri, decisione scellerata”
L’assessora all’Istruzione del Comune di Vallo della Lucania: “Decisione scellerata che mette a rischio la vita delle partorienti e penalizza territori già svantaggiati”
Agropoli: Comune punta ad acquisire 12 immobili confiscati alla criminalità
Dodici gli immobili sequestrati alla criminalità che il Comune punta a destinare per finalità sociali o economiche
Sisma di magnitudo 4.2 avvertito in varie località delle province di Potenza e Salerno