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Elezioni Regionali: Silvia Pisapia incompatibile? Ecco cosa disse Valiante un anno fa

NAPOLI. La mancata ricandidatura alla Regione Campania del consigliere uscente Antonio Valiante, ha aperto immediatamente il dibattito sul destino dei suoi voti. Per anni, infatti, il politico di Cuccaro Vetere è risultato un punto di riferimento per il territorio ed ancora oggi, insieme al figlio Simone (Parlamentare), gode di un bacino di voti non indifferente. Ma chi sarà a beneficiarne?

Redazione Infocilento

30 Aprile 2015

NAPOLI. La mancata ricandidatura alla Regione Campania del consigliere uscente Antonio Valiante, ha aperto immediatamente il dibattito sul destino dei suoi voti. Per anni, infatti, il politico di Cuccaro Vetere è risultato un punto di riferimento per il territorio ed ancora oggi, insieme al figlio Simone (Parlamentare), gode di un bacino di voti non indifferente. Ma chi sarà a beneficiarne?

La voce che circola con insistenza è che gli elettori di Valiante potrebbero far convergere le loro preferenze su Donato Pica, consigliere uscente e Silvia Pisapia. Su quest’ultima, però, non mancano polemiche. La Pisapia, infatti, ha da tempo annunciato anche la sua candidatura a sindaco di Casal Velino, un ruolo che per qualcuno sarebbe incompatibile con quello di consigliere regionale. In realtà Casal Velino rientra tra quelli con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti e quindi, per l’attuale vice-sindaco, non ci dovrebbe essere alcun motivo ostativo ad un’eventuale doppia elezione. Eppure non manca chi interpreta la legge regionale 16/2014 in maniera più restrittiva, ritenendo ininfluente la differenziazione tra comuni per popolazione. Tra questi proprio Antonio Valiante, che meno di un anno fa (29 settembre 2014) nella giunta delle elezioni in seno al consiglio regionale, metteva in dubbio che si potessero ricoprire contemporaneamente incarichi al comune e alla Regione.

“Valiante Antonio – si legge nel verbale della Giunta – Ritiene che in merito a questa materia, discussa da tempo, vi sia stato un intervento legislativo che ha stravolto il principio di partenza della norma.
Ricorda che anch’ esso era sindaco è si dimise dall’incarico il giorno prima dell’insediamento nel Consiglio regionale perché riteneva e ritiene che sia vi sia incompatibilità per i compiti e i rapporti che ci sono tra Regione e Comune a prescindere dalla dimensione di popolazione. Il discorso dei 5 mila abitanti è un discorso illegittimo che non ha alcun senso, pertanto chi l’ha inventato, ha inventato una cosa al di fuori di qualsiasi principio del diritto, Ritiene, quindi, che c’è un’incompatibilità. Chiede, infine, che sia fatta una verifica in merito alle questioni di incompatibilità”. In sede di voto, poi, Valiante si mostrò “contrario alla eventuale decisione di non contestazione dell’incompatibilità” di un neo consigliere (il subentrante Angelo di Costanzo, sindaco di Alvignano) e chiese al Presidente del Consiglio regionale “Di proporre all’ufficio di Presidenza un ricorso all’ultima legge regionale che ha modificato la materia”.

La questione è quindi paradossale: Antonio e Simone Valiante, se i rumors fossero confermati, potrebbe trovarsi a sostenere Silvia Pisapia che, se diventasse sindaco di Casal Velino, sarebbe incompatibile con la carica di consigliere della Regione Campania, almeno secondo l’interpretazione espressa a settembre scorso dall’ex vicepresidente del consiglio regionale…sempre che la Pisapia non decida di fare un passo indietro.

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