Il caso dell’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, ucciso a colpi di pistola il 5 settembre 2010, registra un nuovo sviluppo dalla Corte di Cassazione.
Nelle scorse ore, la Suprema Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi degli avvocati Giovanni Marrazzo e Giovanni Stellato, difensori degli imputati Giovanni Cipriano e dell’ex carabiniere Lazzaro Cioffi.
La decisione più rilevante riguarda l’annullamento, da parte del Tribunale del Riesame, dell’ordinanza che aveva disposto misure cautelari per i due indagati. La Cassazione ha stabilito che tali misure sono state annullate per un vizio di forma e non per ragioni di merito, poiché il collegio del Riesame non aveva esaminato tutti gli elementi indiziari a carico degli imputati messi a confronto.
In sintesi, la Cassazione ha accolto la tesi secondo cui la misura cautelare “è stata sollevata” ed è necessario un nuovo esame da parte del Riesame, che dovrà esprimersi sul caso tenendo conto di tutti i presupposti delle misure restrittive.
In una precedente pronuncia, la Suprema Corte aveva invece rigettato l’istanza di esigenze cautelari, pur evidenziando la consistenza degli indizi di colpevolezza.
Presto verrà discussa la posizione del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, mentre il collaboratore di giustizia Rimolo Ridosso e Giovanni Cafiero non hanno presentato alcuna impugnazione. Quest’ultimo è a processo per reati legati esclusivamente al traffico di droga e non all’omicidio.
L’attenzione si concentra ora sul prossimo appuntamento in aula: l’udienza preliminare, che si terrà in data 14 novembre, vedrà l’ingresso nel vivo della discussione. Inoltre, i magistrati esamineranno la richiesta di patteggiamento presentata dal legale di Fabio Cagnazzo a dicembre.