Cronaca

Uccisa per gelosia la donna trovata morta a Vallo della Lucania

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Ha confessato il marito di Violeta Caneva, la donna 48enne di nazionalità bulgara massacrata a colpi di sedia la notte scorsa a Castelnuovo Cilento e che lavorava come badante nel comune di Celle di Bulgheria. In un primo momento si era pensato ad un investimento stradale poi, con il passare delle ore gli esami sul cadavere hanno evidenziato numerose ecchimosi e una ferita alla testa. A quel punto le indagini hanno preso una piega diversa. Nell'abitazione dove la donna viveva con il marito e un figlio, sono state trovate diverse macchie di sangue e, in cucina, una sedia, letteralmente a pezzi. Dopo diverse ore il marito, un 50enne anch'egli di nazionalità bulgara, manovale, da tempo in Italia insieme alla donna e ad un figlio di 18 anni, è crollato ammettendo le sue responsabilità. "L'ho uccisa perché era stata con un altro" ha confessato. Accecato dalla gelosia, dopo che la moglie gli avrebbe confessato di averlo tradito, ha afferrato una sedia colpendola ripetutamente alla testa fino a ucciderla. A condurre le indagini il pm di Vallo della Lucania Valeria Palmieri. Ieri sera la coppia aveva partecipato ad una festa a Vallo Scalo, nell'abitazione di un connazionale, per festeggiare San Michele Arcangelo, un santo molto venerato dai cristiano-ortodossi. Qui hanno mangiato il piatto tipico a base di carne di pecora, annaffiato da vino, birra e grappa. Sono poi tornati a casa dove hanno iniziato a discutere. La vittima avrebbe confessato di aver avuto una relazione con un altro, scatenando l'ira omicida del marito che ha afferrato una sedia e con quella l'ha colpita ripetutamente. L'uomo, poi, è andato a dormire. Ma nel corso della notte si è alzato ed è tornato in cucina dove a terra giaceva il corpo privo di vita della moglie. A quel punto ha deciso di prendere il cadavere, di sistemarlo in una carriola e condurlo fino alla strada che da Vallo Scalo conduce a Vallo della Lucania, lasciandolo visibile dietro una siepe.

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