Dopo 20 anni di attesa apre al pubblico lex Convento della SS. Pietà, ora di proprietà comunale, sorto in epoca trecentesca, come convento benedettino maschile, e poi trasformato da Antonello Sanseverino, Principe di Salerno e Signore di Diano, dopo il 1475, in convento dei frati Minori Osservanti di San Francesco. I lavori di restauro e le opere di completamento e restauro effettuati dalla Orfè Lucio sin dal 2006 sono stati finanziati grazie ai fondi del Pit Parco del Cilento e Vallo di Diano (700 mila euro) e a investimenti del Comune (300 mila euro). Linaugurazione tenuta dal Sindaco di Teggiano Michele Di Candia, dallassessore di riferimento Domenico Mazza, dal Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro Mons. Angelo Spinillo e dallassessore regionale alle politiche giovanili Lilli De Felice, è stata moderata dal giornalista Rocco Colombo. La struttura imponente è strutturata su due livelli con ampi spazi che conservano gli affreschi del XIV e XV secolo, tavole dipinte e statue del XV secolo. La destinazione duso non è ancora stata scelta dallattuale amministrazione e il sindaco Di Candia ha lanciato la proposta di raccogliere proposte di qualità provenienti dalla società civile anche se ha evidenziato che la struttura si presta sia per ospitare laula consiliare, di cui il Comune è sprovvista, sia un centro culturale di rilevanza nazionale da tenere aperto e fruibile sempre. Dal canto suo la De Felice ha lanciato la proposta di destinare lex Convento ai giovani, a luoghi di attività di livello nazionale ed internazionale tra Summer school, progetti Erasmus, spazi culturali. La chiesa all'interno conserva il grande chiostro con colonne in pietra lavorata e affreschi sulle vele e le lunette del XIV e XV secolo. Nel refettorio si conserva l "Andata al Calvario" un grande affresco del 1476.