Il Cilento dei Cilentani

Stio, “Fiera della Croce”

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Quella “della Croce” è la fiera di Stio ma anche di tutto il Cilento, sia per la sua longevità sia per la sua importanza a livello storico. Da sempre il luogo di scambio ruota intorno alla cappella di Santa Maria posta all'ingresso del paese, dove affluivano i pellegrini per omaggiare la reliquia della Croce da cui trae il nome. Col tempo, un'espansione costante del mercato originario ha subito un significativo mutamento, adattandosi alle esigenze sociali e culturali del territorio, pur conservando la caratteristica di “fiera”. La stessa conformazione ha subito una notevole espansione ed oggi si spinge fino all'abitato. Fin dai suoi albori, la collocazione centrale e nel periodo di transizione tra l'Estate e l'Autunno, ha determinato una felice situazione che ha permesso alla fiera di restare in vita in modo attivo.

In origine il punto di forza era il commercio della seta, rimasto fiorente anche nei secoli a seguire. In tempi più remoti, invece, la vocazione agricolo-pastorale della zona, ha visto affiancare ai classici commerci di stoffe, la compra-vendita di bestiame e prodotti caseari come il formaggio caprino. Questi ultimi sono poi diventati la caratteristica principale dell'evento che ha trasformato la fiera anche in un momento folkloristico. La predominanza dei prodotti locali, però, non ha impedito l'incremento di ogni tipo di prodotto commerciabile: artigianato locale, prodotti agricoli, vestiario, ecc. Va ricordato che qui affluivano commercianti provenienti soprattutto da zone distanti e la loro permanenza in loco era giustificata dal notevole afflusso di visitatori che spesso, in questa occasione, facevano rifornimento per le stagioni più fredde. Così composta, nel corso degli anni ha dato vita ad uno sviluppo economico e turistico che ormai catapulta Stio fra i centri più noti della zona. Una tradizione che sfida le insidie del tempo e s'impone come uno degli eventi più importanti e meglio conservati nell'intero comprensorio.

Proprio la massiccia presenza di visitatori rendeva necessaria la permanenza per più giorni dei commercianti, fino all'8 Settembre, festività della Madonna. Ai primi del 900, viene stabilizzata nei primi tre giorni, ridotti a due negli anni successivi. Ad oggi, invece, il culmine della manifestazione coincide con il primo giorno di Settembre, continuando comunque ad attirare l'attenzione di migliaia di visitatori, quasi come un devoto pellegrinaggio come accadeva in passato.

 

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