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Stadio "Guariglia": la proposta, eliminare le barriere

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Suggestiva proposta, sarebbe una svolta epocale

CALCIO - Sarebbe una svolta epocale per il calcio dilettantistico, eliminare le barriere tra spalti e terreno di gioco. A quel punto la società verrebbe vista di buon occhio dalla Lega sempre alla ricerca di società pronte al professionismo. Per il discorso del pubblico nessun problema, i tifosi dell'Agropoli sono tra i più corretti della categoria. La gara con la Battipagliese ha avvicinato ancora di più l’Agropoli con il suo pubblico. Quel pubblico che ha sempre amato la squadra della sua città proprio come cantano gli Ultras quando con voce piena di fierezza alzano al cielo i propri cori. Un ulteriore passo in realtà potrebbe anche essere fatto, la proposta è delle più ardite ma di certo suggestiva e forse spettacolare. Eliminare le barriere che dividono gli spalti dal terreno di gioco del “Raffaele Guariglia”, ormai sta avvenendo in tutta Italia e farlo per primi in serie D significherebbe entrare nella storia del calcio italiano dilettantisco. Lo stadio inoltre è pronto ad un restyling che sarebbe dovuto avvenire già alle soglie della stagione che va a concludersi. Perché allora non eliminare quelle ormai brutte reti divisorie, il pubblico di Agropoli è corretto e lo ha spesso dimostrato anche quando per protesta invase il campo, una protesta pacifica però come fu riconosciuto anche dalla stessa società cilentana. Fare tutto ciò porterebbe la società alla ribalta delle cronache sportive nazionali, sarebbe infatti come detto la prima volta che una squadra della LND attuerebbe quella che potremmo tranquillamente definire come una svolta epocale. L’Agropoli a quel punto sarebbe vista di buon occhio dalla Lega alla continua ricerca di società pronte a cavalcare l’onda del professionismo. Provate ad immaginare che fascino acquisterebbe uno stadio spesso criticato per la troppa lontananza delle tribune dal terreno di gioco, allontanerebbe quell’alone che troppo spesso in maniera erronea aleggia intorno alle partite di calcio quando il calcio viene etichettato come sport pericoloso dove gli incidenti sono sempre dietro l’angolo. Tutto sbagliato soprattutto ad Agropoli dove non è mai successo niente del genere, le famiglie vedrebbero diversamente le partite casalinghe della squadra di Cerruti e lo stesso presidente che ha sempre espresso la volontà di abbattere le barriere ne sarebbe sicuramente contento. “Abbattere le barriere” forse veniva usato metaforicamente dal presidente ma a questo punto perché non mettere letteralmente in pratica tutto ciò attuando una svolta epocale per lo sport del popolo.

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