Sono solo parole

“Sono solo parole”: #Contatto

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#Contatto

Dal latino contactus, passato prossimo di contingӗre e derivato di cum-tangere, questa parola significa letteralmente ‘con il tatto’, ovvero l’azione del toccarsi in una relazione qualsiasi. 

In etologia, ‘l’area di contatto’ è quella in cui si incontrano specie filogeneticamente affini grazie a fenomeni di ibridazione; in astronomia, quello del ‘contatto’ è l’istante in cui il disco luminoso di un astro che si eclissa entra o esce dal cono d’ombra del corpo che lo eclissa. In elettrotecnica, il ‘contatto’ è il collegamento operato fra due conduttori elettrici e, nell’uso comune, con ‘fa contatto’, si indica un guasto al sistema operante.

In chimica, invece, l’azione del ‘contatto’ è quella riscontrabile tra i catalizzatori solidi che, toccandosi, possono portare ad una velocizzazione delle reazioni liquide o gassose. In linguistica, infine, il ‘contatto’ è genericamente un tipo di interferenza (fonetica, morfologica, sintattica, lessicale) tra sistemi linguistici diversi, sia lingue sia dialetti, dovuta a motivi geografici, sociopolitici o socioculturali.

Un esempio di influenza fonetica forte, tale da scavalcare la variante dell’italiano standard ‘ammogliarsi’, è dato dal verbo cilentano ‘nzorare’, dialetto del latino *inuxorare, dove la i iniziale è caduta o è stata assorbita dalla nasale seguita da un’altra consonante.

Infine, una riflessione sull’uso di questo termine oggi. I social networks ci hanno abituati a dare e chiedere il ‘contatto’, e ciò sostituisce l’azione ben più nota della presentazione in persona. Si accetta l’amicizia soltanto dopo essere passati dal profilo del potenziale amico. Curioso è il fatto che si sia perso quasi totalmente il senso letterale del termine accennato pocanzi, ovvero quello di relazione basata sul toccarsi. L’unica azione digitale e tattile è quella dei polpastrelli sul video del mezzo che ci consente di scivolare sulle immagini e sulle parole degli ‘amici’, a loro volta criptati dietro lo scorrimento manuale sulle istantanee (parziali) delle relazioni intrecciate. Più che ‘contatto’, allora, perché non un più leggero ‘condito’? Interessante è anche la radice comune di ‘contatto’ con ‘tangente’ e ‘contagio’, termini che presuppongono la compresenza di due o più oggetti o persone nello stesso spazio. La tangenza di forme e il contagio delle idee ricevono una cassa di risonanza ampia dagli ambienti digitali, con buona pace della spontaneità e del quadro generale.

In ambiente digitale si dà soltanto ciò che si vuole, alterando la natura dei rapporti sociali. E come in ogni relazione che (non) si rispetti, la toccata e fuga ha addirittura i presupposti per essere soltanto fuga. 

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