Lontano dai porti e soprattutto lontano dai fiumi: per fare il bagno nel salernitano bisogna cercare il mare pulito lontano dalle foci dei corsi dacqua. Per il resto il quadro fornito dalla Regione sulla base dei dati dellArpac è abbastanza soddisfacente. A Salerno viene assegnata la balneabilità su tutto il litorale, in provincia sono da scartare le spiagge vicine al Picentino, al Tusciano, al Sele. Off limits anche la spiaggia del Dragone ad Atrani e il lido Spineta a Battipaglia. Alla vigilia del ponte del primo maggio, mentre il sole comincia a splendere con un po più di convinzione e la tentazione del primo tuffo in acqua si fa più insistente, arriva lo screening delle acque firmato dalla Regione Campania. Il mare nel salernitano sembra essere un po ovunque più pulito, ma bisogna stare attenti. Prima di tutto a porti e porticcioli turistici dove è «permanentemente vietata la balneazione»: si tratta di Amalfi, Maiori, Cetara, Salerno, Agropoli, San Marco di Castellabate, Acciaroli, Marina di Casalvelino, Marina di Pisciotta, Capo Palinuro, Marina di Camerota, Scario, Marina di Policastro e Sapri. Lacqua nei pressi degli approdi è per definizione inquinata e lArpac non fa neanche le analisi. Più complessa la situazione dei fiumi: per unarea non chiaramente delimitata intorno ai corsi dacqua, infatti, larea viene considerata non balneabile per legge. Ma varia lestensione delle spiagge off limits indicate dalla Regione. Così bagni vietati ad Atrani alla spiaggia del Dragone, a Minori e Maiori in tutta la spiaggia del Reginna Minor, a Vietri i duecento metri intorno la foce del Bonea. Stesso divieto per 200 metri di mare intorno allIrno, bagni esclusi completamente tra il Fuorni e il Picentino, nella parte più orientale di Salerno, e per un chilometro intorno al Tusciano tra Pontecagnano e Battipaglia. Più a sud considerate inquinate solo le acque intorno alla foce di fiumi e valloni. «Per Salerno questi dati sono una notizia positiva - dice Gerardo Calabrese - per il secondo anno di seguito otteniamo la balneabilità per tutto il litorale, segno che il depuratore, in passato perfino sequestrato dalla magistratura, lavora bene. Come Amministrazione riserviamo grande attenzione al mare che è per noi una risorsa preziosa». E sul fronte della salvaguardia delle acque lassessore allAmbiente annuncia uniniziativa che si innesta sullannunciata raccolta differenziata dei rifiuti: un intervento per gli oli vegetali esausti. «Lolio utilizzato a casa per le fritture - continua Calabrese - invece di finire nel lavello o nel water può essere riutilizzato sia come carburante che come lubrificante. Perciò nelle isole ecologiche ci saranno dei contenitori appositi mentre alle famiglie verranno consegnati dei contenitori a forma di tanica con un tappo che i bambini non possono svitare e un imbuto per il filtraggio. Aspettiamo il finanziamento della Regione». Lassessore infine sottolinea gli investimenti del Comune per la rete fognaria, che ormai copre il 95% di Salerno. Dati, fogne e bei progetti, però, potrebbero non bastare: anche lanno scorso infatti il mare di Salerno era balneabile ma cosparso di estese chiazze di schiuma marrone. Dal Palazzo dicono che è colpa delle correnti che portano acqua inquinata dai Comuni della Costiera non dotati di depuratore o dai fiumi posti a sud della città mentre a completare lopera ci si mettono i diportisti che sversano tranquillamente in mare lolio del motore. Intanto si aspettano interventi per il depuratore che oggi funziona ma presto sarà collegato anche al sistema fognario di Vietri e inizia a mostrare tutti i suoi venti anni di anzianità. Alla notizia dei dati della Regione in materia di acque, reagisce violentemente Nicola Carrano, sindaco di Atrani, in cui viene considerata non balneabile la spiagge del Dragone: «Ma quali dati - dice - non mi risulta nessun rilievo dalla Regione. Invece Goletta Verde con la Capitaneria ha fatto dei prelievi e lacqua è risultata pulita. E poi mi chiedo: la Regione Campania è in grado di fare questi rilievi? Li andassero a fare dove hanno combinato altri disastri. Comunque noi non abbiamo ricevuto nessuna informazione ufficiale». Fulvio Scarlata