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Sapri, Luppino: intitoliamo una piazza al filantropo Cesarino

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"Nei giorni scorsi - scrive lo storico speaker radiofonico saprese Tonino Luppino (nella foto in basso)  - mi è capitato tra le mani un articolo pubblicato, tanti anni or sono, dal mensile " I Corsivi" di Pierlibero: l' indimenticato professor Enzo Pezzati. Pierlibero lo titolò " Messaggio dall' Oltretomba"! Era il testo di un " discorso elettorale" di Giuseppe Cesarino ( 1859-1923) , il benefattore e filantropo saprese, emigrato in Brasile e poi rientrato a Sapri, candidato al Consiglio Comunale di Sapri nel lontano 1920, inviato alla redazione de " I Corsivi", del quale sono stato , prima Direttore responsabile e poi Condirettore, dal professore Nicola Pisani.  

Alcuni passi di questo discorso- continua Luppino- evidenziano che la mia sfortunata Città non ha mai " premiato" i suoi figli migliori: un triste primato che, di certo, ne ha sempre bloccato e compromesso lo sviluppo. "Leggendo attentamente il discorso, colpisce subito il grande amore di Cesarino ( nella foto), che costruì l' Istituto Santa Croce e la splendida chiesa (1898) e l' Istituto " Buon Pastore" ( 1913, divenuto sua residenza fino al 1923), verso la " nostra Sapri, oasi gentile dell' abbandonatissimo Mezzogiorno". " Il mio popolo sa anche che mai ho ricoperto cariche cittadine da tanti anni che sono ritornato a Sapri, e che non appartenni mai a partiti, se non si voglia qui ricordare il lontano e fecondo lavoro che feci nel Partito di cui fu capo il compianto dottor Brandi e il Sindaco di allora dottor Gallotti, di felice memeoria, i quali mi vollero insieme a loro per ottenere un prestito dalla Cassa Depositi e Prestiti,e, quindi, l' acqua al paese!".   " il povero dottor Brandi dovette ritirarsi per ragioni di salute dalla vita pubblica, e il partito Gaetani- Autuori riprese il potere che ha tenuto finora, e l' acqua non ha fatto più un passo avanti!"." E oggi ,  la Ferrovia ci fa la grazia di una fontanina, e noi beviamo l' acqua di Maratea al prezzo di lire 65.000!".  " E' stata elettoralmente truffata la mia devota volontà di concordia cittadina!". " Ringrazio di cuore  quanti vollero spontaneamente onorarmi della loro considerazione, eleggendomi come il primo della minoranza!". Cesarino- secondo Luppino- parla anche di " intrighi, di inerte dispotismo, di volgarità e vilissime calunnie !". "E il bene fatto- osserva Tonino Luppino- dal Cavaliere Ufficiale Giuseppe Cesarino, ancor oggi, a distanza di quasi un secolo, è sotto gli occhi di tutti. "La domanda- conclude Luppino- sorge spontanea: " Quanto bene avrebbe fatto ancora se i sapresi lo avessero eletto Sindaco ?". Fu ingannato dai suoi amici , che fino all' ultimo gli avevano fatto assaporare la gioia dell' elezione a Sindaco, e dai cittadini sapresi , quei " sapritani", che lo scrittore Rocco Baldanza, autore del romanzo storico " La signora di Sapri " del 1879, che racconta la storia d' amore tra l' Eroe Risorgimentale Giambattista Falcone ed una contessina polacca, ambientata nella sfortunata spedizione di Carlo Piscane, definì " laboriosi ma poco industri, poichè non ritraggono dalla fatica l' adeguato profitto!". E, descrivendoli, li dipingeva " animati da un'aria  di stupida melensaggine, mista a curiosità!". Dunque, per lo storico speaker radiofonico saprese,  Cesarino fu politicamente " bruciato" dai suoi amici e Sapri ebbe la sfortuna di non averlo eletto Sindaco. In questi giorni, Tonino Luppino si è  raccolto in preghiera davanti alla sua tomba, ubicata a pochi metri dall'ingresso del Cimitero di Sapri. Gli ha chiesto, come cittadino e a distanza di quasi un secolo,  di ottenere il perdono per il male subìto, con l' impegno da parte sua di onorarne la memoria. Intanto, con l' invito al Sindaco Del Medico di intitolargli una piazza!
 

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