La ricorrenza della “Madonna Addolorata” rappresenta uno dei momenti più significativi per la comunità di San Mauro Cilento.

L'origine della festa risale ai primi lustri del 1700 e si lega “alla venuta della pioggia” invocata dalle genti locali in seguito ad una siccità. In tal occasione il paese si fece carico di un colletta per garantire il necessario ad una processione, nella speranza di ottenere la pioggia. Era il Lunedì in Albis, quando la folla partì dalla Cappella della Congregazione dei Sette Dolori, con l'immagine della Madonna. Un gran numero di fedeli accompagnava il rituale, volgendo lo sguardo alla campagna inaridita. Giunta nei pressi della Chiesa Madre, dedicata a San Mauro, la folla fu “accolta dalla pioggia” ed in essa si rifugiò, offrendo riparo alla Madonna. I giorni successivi furono caratterizzati per le abbondanti piogge fino alla Domenica, quando il sole consentì ai sammauresi di riportare la statua della Vergine nella sua collocazione abituale.

Così, è divenuta secolare, una tradizione vissuta con immensa devozione dalla popolazione locale: ad oggi il Lunedì in Albis si ripete “la discesa della Madonna” verso la Chiesa Madre, che resterà in venerazione fino alla Domenica successiva, quando con solennità verrà riportata alla sua cappella. La processione accompagnata da numerosi fedeli, dalle “cente” e dall'intonazione dei canti tipici mariani, conferma la magna venerazione verso la “Madonna Addolorata”, rafforzando un culto fortemente legato alla ruralità ed alla laboriosità di uno dei piccoli casali cilentani.