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Ruspe a Policastro: l'on Valiante scrive ad Angelino Alfano

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Si amplifica sempre di più la polemica per i lavori in corso d'opera a Policastro Bussentino per liberare i canali di deflusso dell'acqua. Le ruspe sono in azione con l'obiettivo dichiarato di evitare nuovi allagamenti del centro abitato ma al contempo stanno agendo su terreni che, secondo alcuni cittadini, non sarebbero di proprietà comunale ma privati. Alcuni ricorsi contro l'ente comunale sono già stati elaborati e della vicenda si è interessato anche il locale circolo Pd che non ha esitato a lanciare dure accuse all'amministrazione Fortunato.

 Ora, però, la questione approda anche al Viminale. Il deputato del Partito Democratico, Simone Valiante, infatti, ha scritto una lettera al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano e al viceprefetto vicario di Salerno, Giovanni Cirillo, per denunciare la situazione. Questo il testo completo della missiva:

Vi scrivo per sottoporre alla Vostra cortese attenzione una delicata questione che coinvolge l’operato del comune di Santa Marina, di cui di seguito riassumo i fatti.

In questi giorni nel Comune di Santa Marina, provincia di Salerno, si sono verificate incresciose problematiche dovute ad un comportamento di forza e presa posizione da parte del Sindaco Dionigi Fortunato e del fratello consigliere regionale Giovanni Fortunato. A seguito del maltempo e di un'allerta meteo del 30 gennaio scorso, dai quali si sono verificati eventi di inondazioni nei pressi di alcune abitazioni e straripamenti di canali a monte e a ridosso della fascia costiera, il Sindaco nei giorni successivi ha deciso di emettere alcune Ordinanze (prima non pubblicate durante la fase di intervento e poi presenti stranamente il giorno successivo all'albo pretorio).

Le ordinanze prevedono il ripristino dei vecchi canali ormai interrati e non più esistenti, oltre alla realizzazione di nuovi da ubicare in alcune particelle catastali del f.30 e f.31 lungo la fascia costiera, allo stato di fatto occupate da diversi cittadini in qualità di possessori da generazioni in generazioni. Alcuni di questi cittadini possessori, hanno dei giudizi in corso al fine di farsi riconoscere la proprietà dinanzi al giudice ordinario contro il Comune di S. MARINA , che sua volta sostiene di essere proprietario senza aver nessun titolo che lo dimostri.

Il Comune ha deliberato un riordino e valorizzazione di alcuni beni inseriti in un elenco tutti per antico possesso tra cui quelli oggetto di contenziosi , ma oggi posseduti materialmente da alcuni cittadini. Alla delibera è susseguita giusta impugnazione al T.A.R. di Salerno, allo stato attuale in corso di giudizio. Intanto le liti pendenti di giudizio per 'usocapione' , presso il tribunale civile di Lagonegro sono in corso e alcune di queste in fase di discussione finale.

Allo stato attuale i suoli posseduti da generazione in generazione, presentano fabbricati a civile abitazione e molti dei quali abitati e ogni utente paga regolarmente canoni di luce, acqua, Imu e Tarsu. Oggi da oltre venti anni sono presenti pratiche di condono approvate secondo l'intera procedura, con l'intenzione da parte delle precedenti amministrazioni di risolvere alcune problematiche esistenti sulla titolarità stessa del bene, in quanto le stesse erano convinte che i suoli della fascia costiera appartenessero al Demanio dello Stato e gravati da Usi Civici, cosa smentita successivamente con atti ufficiali anche presso il tribunale di Lagonegro.

Vi chiedo, pertanto, un vostro interessamento personale, per quanto di vostra competenza, e porgo l'immediata attenzione sulla problematica evitando rischi di ordine pubblico rispetto al quale si chiede di intervenire e verificare. Sicuro di un Vostro riscontro positivo in merito, porgo i miei più Distinti Saluti.

Simone Valiante

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