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Risolto il giallo di Mojorana, era stato cercato anche nel Cilento

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Il "caso Majorana", è uno dei più grandi misteri italiani. Il geniale scienziato catanese era scomparso nel 1938. Di lui non si ebbero più notizie. Si parlò di omicidio, di suicidio o forse di una fuga poiché spaventatato dalle sue stesse scoperte sull'atomo e sull'atomica. Nel 2011 la procura di Roma aprì un fascicolo sul suo caso, ma ora ne ha chiesto le archiviazioni. Majorana, infatti, non sarebbe stato ucciso, né rapito. Si sarebbe allontanato volontariamente scomparendo nel nulla, ma è certo che nel periodo '55-'59 era vivo e si trovava a Valencia in Venezuela.

Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, infatti, ha accertato la fondatezza di quanto ipotizzato già alcuni anni fa: ossia che in una foto scattata in Venezuela nel '55, analizzata dal Ris, Majorana, conosciuto con il cognome Bini, appare insieme con un emigrato italiano, Francesco Fasani, meccanico, subito dopo aver ricevuto un prestito. L'uomo che appare insieme con Fasani risulta compatibile con i tratti somatici del fisico catanese. 

Il caso di Ettore Majorana è in qualche modo collegato anche al Cilento; anche qui portarono le sue ricerche. Nel 1993 sul fatto fu interrogato un pastore di Perdifumo, Andrea Amoresano, che disse di sapere qualcosa della vicenda. "Io lo ricordo bene Majorana. Allora, noi non sapevamo il suo nome e nemmeno chi era e perchè‚ scappava. Sembrava un disertore di guerra, un fuggiasco,un selvaggio. Dormiva nella zona del Cafaro di S. Arcangelo, dove c'è un vecchio monastero basiliano una delle zone più impervie della nostra montagna". 

Il racconto di Amoresano si riferisce proprio al periodo successivo alla scomparsa.  E in quel periodo diverse persone raggiunsero Perdifumo per cercare lo scienziato, compresi i suoi fratelli.  "Quelli che vennero a cercarlo - disse il pastore - era gente danarosa, stava bene a soldi. Avevano anche dei cani addestrati. Io tenevo la casa sgarrupata e mi dissero che se li aiutavo me l'avrebbero aggiustata. Ma quello continuò a scappare e non si fece prendere, non si azzeccava alle persone, era un selvatico!”

Le ricerché, però, non approdarono a nulla e il mistero di Majorana restò tale, almeno fino ad oggi. Di recente qualcuno ha smentito la sua presenza a Perdifumo, ma nel Cilento tracce dello scienziato, confermate da diverse testimonianze, ci sono anche a San Mauro la Bruca, Celle di Bulgheria ed altri luoghi dove Ettore Majorana si sarebbe spostato, per conservare l'anonimato. 

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