Salerno. Sono iniziate alle 8 e termineranno alle 20, le operazioni di voto per il rinnovo del consiglio provinciale. Sindaci, consiglieri comunali e provinciali del salernitano voteranno per il rinnovo del consiglio, per la prima volta non eletto dai cittadini. Sono 1886 gli elettori, divisi in sei seggi. Due le schede sulle quali esprimere le preferenze: una per il candidato presidente e l'altra per lista e consigliere (vale anche il voto disgiunto). La lista con più voti avrà più consiglieri.
Due i candidati Presidente: sono Giuseppe Canfora (Pd), sindaco di Sarno e Giovanni Romano, primo cittadino di Mercato San Severino e assessore regionale all’Ambiente. Canfora sarà sostenuto da tre liste con i simboli di Pd, Udc e la lista civica Sinistra per la Provincia; Romano avrà il sostegno di quattro liste: Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia e la civica Provincia Moderata e Riformista.
Nel Cilento molti i candidati. A sostegno di Giuseppe Canfora, con il PD, sono scesi in campo Mauro Inverso, consigliere comunale di Agropoli e Carmelo Stanziola, sindaco di Centola; per l'UDC, Francesco Carpinelli, sindaco di Cicerale, Gianquirino Cantalupo, consigliere di Ogliastro Cilento, Giovanni Guzzo, vicesindaco di Novi Velia e Giovanni Scognamiglio, consigliere di Vibonati; con Sinistra per la provincia, infine, sono candidati Gennaro De Caro, consigliere di Capaccio e Nazario Matarazzo, consigliere di Perdifumo.
Con la coalizione di centro destra, a sostegno di Giovanni Romano, sono candidati nel Cilento amministratori di Fratelli d'Italia e Forza Italia. A rappresentare il primo partito il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli e i consiglieri comunali di Pollica, Caterina Pisani, e di Vallo della Lucania, Mario Fariello. Per Forza Italia, invece, i candidati sono il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri e i consiglieri di Stella Cilento, Nicolino Agresti, Ascea, Egidio Criscuolo, Orria, Mario Giovanni Maio e Capaccio, Roberto Voza.
Non potranno votare il sindaco ed i consiglieri comunali di Eboli, esclusi dall'elettorato attivo a seguito del recente scioglimento del consiglio comunale.
Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.