Appunti di storia

Nuove eccezionali scoperte nell'Archivio Segreto del Borgo Antico di Agropoli

notizie

La Camera Segreta contenente un Archivio Storico, che ho scoperto due anni fa in un settecentesco Palazzo del Borgo Antico di Agropoli, ci riserva ancora delle incredibili sorprese. Grazie all'attento e certosino lavoro di ricerca realizzato, nel secolo passato, dal nostro benemerito concittadino proprietario dell'Archivio, oggi riusciamo a conoscere delle pagine inedite della nostra Storia. Nel mese di marzo, aprendo uno dei numerosi cassetti della Biblioteca, mi sono imbattuto in una serie di documenti, che a prima lettura, mi sembravano importanti. Con molta attenzione e curiosità ho iniziato a visionarli, trovando delle notizie molto interessanti.

Tra questi documenti ne ho selezionati alcuni che ritengo di interesse generale e che propongo alla vostra attenzione. Si tratta di: Una Stampa a bulino di Agropoli del periodo del Grand Tour (1700); della prima Mappa Militare del Regio Esercito Italiano contenente il circondario di Agropoli, stampata nel 1877; dello storico atto di vendita del Castello di Agropoli, da parte della famiglia Sanfelice Delli Monti alla famiglia Corasio, datato 9 novembre 1837; alcune interessantissime foto del Castello degli anni '20, integrate da altre del mio Archivio Storico. 



La Stampa a bulino del 1700, da ricerche effettuate in questi mesi, è l'unica, del periodo dei viaggiatori del Grand Tour, dove compare Agropoli. Infatti in primo piano a destra c'è la Torre di Paestum, al centro Agropoli e a sinistra la spiaggia. I viaggiatori del Grand Tour erano soliti fermarsi e, quindi, pernottare a Paestum. Erano attratti dall'importanza dell'area Archeologica e non proseguivano il viaggio per le difficoltà ambientali che separavano Agropoli da Paestum (Paludi; fiumi Solofrone e Testene da guadare perché privi di ponti; rischi fisici per la presenza di numerosi banditi).


 

La Carta Militare fu stampata nel 1877, ma i rilievi topografici erano iniziati nel 1871. Il foglio n°82 è denominato Castellabate e comprende l'area che, sulla costa, va da Pesto a Case del Conte. Mentre all'interno è delimitata dai paesi di Capaccio, Prignano, Lustra e S.Mauro Cilento. La Carta è un documento topografico-militare di notevole interesse. E' la prima con dati rilevati direttamente in loco e non basata su informazioni approssimative. Ecco la descrizione originale riportata sulla Mappa. “La scala della Carta è di 1:50,000. Le curve orizzontali hanno l'equidistanza di 10 in 10 metri...La proiezione è quella di Flamsteed modificata, e l'origine delle coordinate si trova all'intersezione del meridiano di Napoli con il 40° parallelo. Questa carta non deve considerarsi come una pubblicazione né artistica, né definitiva...Essa non è se non la riproduzione delle minute di campagna, quali furono rilevate sul terreno, cioè per la massima parte senza essere state copiate di netto...Si è voluto nel più breve termine e con la minore spesa possibile mettere a disposizione del pubblico questi documenti topografici, che applicati a regioni di cui non esisteva finora alcuna carta regolare, sono preziosi per gli uomini speciali, come gli ingegneri, i naturalisti e gli amministratori...Il processo della fotolitografia, perfezionato dal Maggiore Castelli del Genio Militare, si presta opportuno; e mediante esso la pubblicazione può seguire in pochissimo tempo il lavoro di campagna...L'Istituto topografico-militare Italiano non si crede per ciò dispensato da una pubblicazione regolare; e sta lavorando attivamente alla preparazione di una carta alla scala del 100,000 in cui vengono trasformate le minute di campagna...Ma intanto crede rendere un vero servizio agli uomini pratici, mettendo a loro disposizione, senza ritardo, i documenti che arrivavano di mano in mano dal terreno”.



Nel 1662 la famiglia Zattara cedette il Feudo di Agropoli a Gian Francesco Sanfelice, Duca di Laureana, i cui discendenti assunsero anche il cognome Delli Monti. Il Maniero, pur tra ristrutturazioni e rifacimenti che interessarono il Palazzo Baronale, era in ottime condizioni e frequentato, nel periodo estivo dai Duchi di Laureana. Dal 1787 al 1791 vi soggiornò Luisa Molino, eroina della Repubblica Napoletana del 1799, con il marito Andrea Sanfelice. Nel 1806, dopo l'abolizione del feudalesimo, iniziò una battaglia legale tra la famiglia Sanfelice Delli Monti ed il Regio Demanio. Il contendere era, ovviamente, il Castello ed il Palazzo Baronale. Nel 1810, il Castello ed il Palazzo furono consegnati dal Regio Demanio al Comune di Agropoli, con l'obbligo di averne cura. Negli anni successivi il Castello fu utilizzato come alloggio dalle truppe Francesi e, in seguito, da quelle Borboniche. Il 20 settembre 1820, Ferdinando I, dietro parere della Real Commissione consultiva di Stato decretò che il Castello ed il Palazzo Baronale dovessero essere acquistati dal Real Corpo del Genio. Il 9 Novembre 1837, gli ultimi eredi dei Duchi Sanfelice Delli Monti alienarono, in parte per vendita ed in parte per donazione, l'intera proprietà alla famiglia Corasio di Agropoli. L'accertamento del Ministero della Guerra sulla liceità dell'atto avvenne tramite il sopralluogo, effettuato il 2 marzo 1842 dal Capitano Buonpensiero che dichiarò nel suo rapporto: “...per rifarsi il Castello e ridursi nello stato primitivo richiedonsi l'istessa spesa della sua edificazione primitiva e merita di essere abbandonato, non formando scopo militare”. Per cui il Ministero della Guerra rinunciò definitivamente ad ogni azione legale. In soli quaranta anni il Castello ed il Palazzo Baronale erano ridotti in macerie, e senza una valutazione storica, ma puramente economica, era stato lasciato ai privati. L'Atto di vendita originale, ritrovato nella Biblioteca Storica della stanza segreta, fu redatto dal Notaio Francesco Maria Del Re il 9 novembre 1837 e comportò due distinte operazioni:

1) Vendita dei 2/3 dell'immobile di proprietà di Donna Clotilde Delli Monti Sanfelice, al sig. Giovanni Nota, zio materno di Ottavio Corasio, per la somma di Ducati 54 e Grana 37.
2) Donazione dell'intero Castello, fatta congiuntamente per 1/3 da Donna Irene Delli Monti Sanfelice e per 2/3 dal sig. Giovanni Nota al minore Ottavio Corasio e, per esso, al padre Gennaro, nominato usufruttuario a vita.

Nella vendita rientrarono il Castello, il Palazzo Baronale, composto da dieci stanze, l'orto degli agli ed il terreno di pertinenza del Castello. Dalla famiglia Corasio l'intera proprietà fu venduta alla famiglia Del Vecchio di Agropoli e, in seguito per matrimonio, passò alla famiglia Merola. Nel 1972, l'edificio fu sottoposto a vincolo dai Beni Monumentali e, lo stesso anno, fu acquistato dalla famiglia Dente. L'Architetto Nino Dente iniziò una attenta e scrupolosa opera di recupero con il ritrovamento di numerose testimonianze archeologiche, importanti e di notevole interesse per la ricostruzione della Storia di Agropoli. Il 12 giugno 2008, il Castello ed il Palazzo Baronale sono stati venduti dalla famiglia Dente alla “Agropoli STU srl”.

Le Foto ritrovate nell'Archivio Segreto riproducono delle scene di vita e delle vedute del Castello. Molto probabilmente sono state scattate nei primi anni del Novecento. Le foto sono un interessante documento per fissare lo Status Quo del Castello. Tra queste: Una foto che testimonia la presenza di quattro grandi lastre di travertino pestano, testimonianze Archeologiche dei Templi di Poseidone e di Artemide, presenti sul colle dal VII-VI Sec. a. C. ; un'altra foto evidenzia l'area interna del Castello dove si intravedono il Palazzo Baronale, l'Orto degli Agli con al centro l'Armeria ed il pozzo, utilizzato per l'approvvigionamento di acqua durante gli Assedi.

Spero che i documenti dell'Archivio Segreto siano stati di vostro gradimento. Essi sono di notevole rilevanza e testimoniano l'importanza Storico-Archeologica del nostro Castello. Questi documenti ci stimolano ad attuare una attenta politica di recupero, riqualificazione e promozione dei nostri Beni Monumentali. Il Castello come Museo Archeologico è il prossimo obiettivo. Deve diventare il Custode ed il Baluardo della preziosa e gloriosa Storia Agropolese.

 

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