Al Museo Archeologico Nazionale di Paestum sarà dedicata, dal 23 marzo prossimo, una mostra alla rosa di Paestum, la più antica varietà conosciuta del fiore. Il progetto, curato da Adele Campanelli, soprintendente ai beni archeologici di Salerno, Avellino, Caserta e Benevento, prevede anche la piantumazione di vari rosai nellarea dei templi. Rosai famosi già ai tempi di Roma antica, tanto che Virgilio, nelle sue Georgiche, declamava: Se già non fossi al termine del mio lavoro canterei i rosai di Paestum. Tema della mostra sarà la rosa, utilizzata come cosmetico naturale; saranno esposti, quindi, utensili atti alla lavorazione del fiore ma anche suppellettili, bauletti (i beauty case dellepoca), vestiti, specchi utilizzati dalle donne romane. Degustazioni di prodotti tipici accompagneranno la mostra in quel del parco archeologico di Velia. Un appuntamento importante che combina botanica e archeologia, e cha darà nuova vita alla rosa di Paestum che nasce due volte in un anno, molto resistente al freddo e che potremo ammirare nella stupenda e affascinante cornice dei templi.