Cronaca

La Guardia di Finanza di Agropoli mette sotto sequestro due scuole paritarie


La Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, diretti dal cap. Fabio Antonacchio, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip presso il medesimo Tribunale ed avente ad oggetto le due sedi scolastiche di Laureana Cilento e Ceraso di un Istituto Tecnico per Ragionieri e Geometri paritario gestito da due fratelli, entrambi indagati per il reato di falso ideologico continuato commesso da pubblico ufficiale nella produzione di certificati amministrativi. L’esecuzione della misura cautelare reale deriva dallo svolgimento di articolate indagini di polizia giudiziaria, che traggono origine dall’esecuzione di precedenti verifiche fiscali nei confronti delle società riconducibili ai due indagati, al termine delle quali è stata constatata la sottrazione di materia imponibile ai fini delle imposte sui redditi per circa 3 milioni di euro ed il mancato versamento di 600mila euro di ritenute operate sulla retribuzione del personale scolastico (n. 40 docenti e n. 7 amministrativi). A seguito di una successiva ispezione, eseguita nel mese di maggio 2011 dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania del Ministero dell’Istruzione, all’esito della quale erano emerse gravi irregolarità nel funzionamento della sede di Laureana Cilento dell’Istituto tecnico per Ragionieri e Geometri, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha disposto lo svolgimento di nuove indagini, aventi ad oggetto l’operatività della stessa scuola e, nel mese di marzo 2012, ha delegato la Guardia di Finanza di Agropoli all’esecuzione di mirate perquisizioni nei plessi scolastici, estendendo gli accertamenti anche alla sede di Ceraso del medesimo Istituto paritario. In quell’occasione, i finanzieri hanno accertato il totale mancato funzionamento della scuola in entrambe le sedi, constatando che le 18 classi erano totalmente deserte e che le assenze degli alunni non erano state annotate sui registri di classe. All’atto dell’accesso nelle strutture, erano presenti solamente i segretari amministrativi delle due scuole, che provvedevano a tenerle aperte, ed una sola professoressa presso la sede di Ceraso. Tuttavia, non c’erano gli altri professori che dovevano tenere le lezioni secondo gli orari prestabiliti, pur non risultando agli atti richieste di permessi o comunicazioni di assenze per malattia pervenute presso le segreterie, né erano presenti i responsabili dei plessi scolastici, che avrebbero dovuto garantire il corretto svolgimento dell’attività didattica. Complessivamente, per l’anno scolastico 2011-2012, la scuola conta 347 alunni, di cui 260 iscritti alle classi V, che nei prossimi mesi dovrebbero sostenere l’esame di maturità per il conseguimento del diploma di geometra o ragioniere. Come evidenziato dal gip nel provvedimento di sequestro preventivo emesso, le indagini finora condotte hanno permesso di accertare che tale Istituto scolastico non è funzionante, trattandosi di un “apparato di facciata che maschera e mimetizza un’attività d’impresa poco focalizzata sulla didattica e molto all’aspetto economico del business legato agli esami di idoneità e ad una frequenza improbabile di alunni residenti in regioni assai lontane”, tant’è che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca aveva già emesso un provvedimento di revoca della parità scolastica a decorrere dall’anno 2011-2012, poi caducato dal Tar in seguito al ricorso presentato dai gestori dell’Istituto. Effettivamente anche la provenienza di molti studenti iscritti da varie provincie d’Italia (tra cui Savona, Milano, Verona, Pavia, Vibo Valentia, Catanzaro, Foggia, Bari, Brindisi Palermo) e la posizione defilata dei due plessi scolastici, che non risultano ben collegati con mezzi pubblici (addirittura la sede di Laureana Cilento è localizzata in una zona collinare in Contrada Matonti), confermano che in tali plessi scolastici le lezioni non si tenevano regolarmente. Il provvedimento cautelare eseguito dalle Fiamme Gialle è stato, quindi, emesso dal Tribunale di Vallo della Lucania con la finalità di interrompere la commissione dei gravi reati attraverso il fittizio funzionamento delle due “scuole fantasma” di Laureana Cilento e Ceraso.

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