L'Ospedale di Agropoli potrebbe essere a breve trasformato in un centro di primo soccorso. A dispetto del nome, non si tratta di una rivalorizzazione del nosocomio cittadino anzi, di un grande declassamento. Questo è ciò che è emerso in seguito ad un incontro tenutosi nella giornata di ieri presso il presidio ospedaliero cittadino, questo è il risultato a cui il tanto pubblicizzato dialogo voluto dai politici locali ha portato. Sicuramente non si tratta di un successo, salvo che tale non lo vogliano considerare i rappresentanti delle istituzioni cittadine.La verità è che si tratta di un ridimensionamento della struttura. I centri di primo soccorso infatti hanno quale obiettivo quello di fornire un primo intervento urgente ai pazienti, cercando di stabilizzare l'emergenza. Tuttavia, in caso di trattamenti che richiedano il ricovero e l'intervento chirurgico, sarà necessario trasportare il paziente in un altro ospedale, in questo caso il San Luca di Vallo della Lucania. Ciò significa che un paziente ad esempio colpito da infarto, potrà essere inizialmente assistito presso l'Ospedale Civile di Agropoli. Tuttavia, qualora il malcapitato abbia bisogno di un'angioplastica dovrà essere trasportato presso il più vicino presidio ospedaliero. Lo stesso accadrà per le vittime di gravi incidenti stradali, cadute o altri traumi che dovessero causare, per fare un esempio, fratture gravi o emorragie celebrali.
Consequenziale a tutto ciò, la riduzione dei posti letto presso l'Ospedale Civile di Agropoli, ne dovrebbero rimanere circa 20.
Insomma, se queste ipotesi dovessero concretizzarsi, sarebbe ufficiale il fallimento totale delle tanto osannate vie istituzionali seguite dai politici che fin ora non sono riusciti neanche ad incontrare il Governatore della Regione Campania, l'Onorevole Caldoro.
I cittadini di Agropoli e dei paesi vicini invece, più volte avevano manifestato l'intenzione di protestare duramente contro gli autori di un piano sanitario che mette a rischio la stessa esistenza del nosocomio agropolese. Più volte però, si sono visti rispondere no dai politici pronti a tentare un dialogo senza che il secondo interlocutore mostrasse mai segnali d'apertura. Ora, le manifestazioni di piazza potrebbero essere l'ultimo disperato tentativo per cambiare qualcosa. Ormai però, un mutamento della sorte dell'Ospedale Civile di Agropoli, appare davvero improbabile.
Sembra che tutto sia già stato definito. E parafrasando un noto detto potremmo dire che ormai...tutte le vie (istituzionali) portano a Vallo della Lucania.