Il golfo di Policastro si è colorato di blu. Da sabato pomeriggio la costa da Sapri a Capitello è diventata blu intenso. La colorazione, in realtà, non è insolita ma si verifica spesso in questo periodo dell'anno. Alcuni turisti, però, sono rimasti impressionati dall'evento. Ma niente paura. Si tratta di uno spiaggiamento di massa di colonie di "velella velella", celenterati appartenenti alla famiglia degli "idrozoi" conosciuti come “Barchetta di San Pietro”. Le velelle non sono comunque urticanti. In alcuni casi, però, si è dovuto intervenire per rimuovere lo strato di questi celenterati che con le giornate di sole provocano un forte odore sgradevole.
La velella velella è a forma di dischetto ovale, del diametro di 4-7 cm, sormontato da una cresta verticale che sembra una vela di un minuscolo scafo (da cui appunto il nome "velella"). Al di sotto della vela verticale, composta dalla forma medusoide, sono presenti vari zoidi che svolgono diverse funzioni: gastrozoidi (con funzioni nutritizie), dattilozoidi (con funzioni difensive) e gonozoidi (con funzioni riproduttive).
Come gli altri cnidari, Velella velella è un animale carnivoro. Cattura la sua preda, generalmente plancton, tramite i tentacoli che contengono delle tossine. Tali tossine, pur essendo efficaci contro la preda, sono innocue per gli esseri umani, per il fatto che non riescono a penetrare nella pelle e non causano nessuna reazione alla cute dell'uomo. Ciononostante, è preferibile evitare di toccarsi gli occhi dopo aver preso in mano un Velella velella.