Vito Mastandrea è docente ordinario della cattedra d'igiene e sanità pubblica dell'università di Perugia e vanta un brillante curriculum lunghissimo, dove spiccano studi, incarichi accademici e di servizio. È stato inoltre direttore dell'Isef di Perugia, presidente dell'Usl e poi ancora dell'intera Azienda Ospedaliera Perugina. Ma non basta. A tutto questo va aggiunto un merito altrettanto importante: è stato lui a mettere a punto l'efficiente sistema per la raccolta differenziata. Così Il 5 maggio prossimo, Piaggine, il suo paese d'origine, dove nacque nel 1935, gli conferirà la cittadinanza onoraria. Nel suo paese però c'è stato poco, già all'età di 5 anni seguì nella Piana del Sele il padre Francesco, un pastore che intuì in anticipo che lo sbocco della pianura di Paestum sarebbe stata il futuro della sua attività di lavoro. Francesco Mastandrea interruppe la consuetudine della transumanza e s'inoltrò sul difficile sentiero tracciato dalla bonifica che sconfisse la malaria e trasformò semplici pascoli in fertili terreni. Fu un autentico pioniere, anche perchè volle fortemente che i propri figli, tre maschi e una femmina, studiassero . Una scelta a quel tempo singolare, che in molti a Piaggine hanno poi emulato. Vito si laureò a Perugina in medicina e chirurgia e lì, passo dopo passo, è riuscito a scalare i vertici della carriera universitaria sfiorando anche la nomina a magnifico rettore. Oggi a Perugia Vito Mastrandrea è a pieno merito un punto di riferimento. «Della mia terra nativa, che ho lasciato bambino, ho però ereditato il carattere di risparmiatore a cui non piace lo spreco», sottolinea convinto. Quando pensa alla Campania è rattristato dall'emergenza rifiuti. Mastrandrea è un sostenitore degli impianti per lo smaltimento. «Come si fa a rifiutare i termovalorizzatori quando esistono in Germania, a Milano, in Toscana, in Umbria - riflette - Non mi si vorrà far credere che sia meglio e più sicuro tenere i rifiuti per strada o continuare a seppellirli nelle discariche!». Oreste Mottola - Il Mattino