A raccontarla non ci si crede, la domenica di Agropoli - Orlandina e tutto purchè una partita di pallone. La squadra siciliana (???) è giunta ad Agropoli giusto per non incappare in multe e penalizzazioni, rilevata dal nuovo presidente De Benedicitis solo nella giornata di sabato. La nuova proprietà ha avuto la sfortuna di incappare in calciatori e staff tecnico fermi sulla loro posizione che hanno deciso di non prendere parte alla sfida di Agropoli, ed è così che l'Orlandina è giunta nella capitale del Cilento con i ragazzini, non solo siciliani ma anche irpini che grazie al nuovo patron si sono ritrovati ad esordire in serie D a soli 16 anni. 

Proprio questi ragazzini sono stati protagonisti della giornata del "R.Guariglia", catapultati in una dimensione che probabilmente non speravamo neanche di poter toccare con mano. I giovani calciatori ci hanno messo poco però a diventare uomini. Prima con l'omaggio a Carmine Palluotto, storico capo ultrà dei Blue Dolphins scomparso nel 2011, poi per il sacrificio che hanno messo in campo per tutti i novanta minuti nonostante il fatto che la palla raramente la vedevano tra il loro piedi. 

Il pubblico di Agropoli dal canto suo ce l'ha messa tutta per sostenerli, lo speaker ha fatto il resto leggendo durante il primo tempo (a partita in corso) la formazione dell'Orlandina con nomi e data di nascita di ogni calciatore, probabilmente fatto mai accaduto nella storia del calcio, ma dirlo con certezza sarebbe quasi impossibile. 

Significativa anche la testimonianza a fine gara quando in compagnia del fotografo Angelo Gasparro siamo stati avvicinati da due piccoli calciatori che chiedevano una foto ricordo. La foto l'hanno avuto ed ovviamente è stata pubblicata, emblema di una domenica strana ma in fin dei conti bella. Questi ragazzi sono stati in grado di strappare un sorriso anche a chi era stizzito dal non poter vedere una partita vera, la prima di Rigoli davanti al pubblico agropolese. Pazienza se bisognerà aspettare altre due settimane, oggi ha vinto lo sport!