Attualita'

Due anni fa moriva il padre della canzone cilentana: Aniello De Vita

notizie

Moriva esattamente due anni fa, il 24 febbraio 2013, il cantautore cilentano Aniello De Vita, conosciuto come il “padre della canzone cilentana”. Nato a Moio della Civitella il 6 gennaio del 1941, De Vita ha vissuto la sua vita svolgendo una brillante attività di medico, cardiologo e anestesista a Salerno e coltivando da sempre la passione per il canto e la musica popolare. 

Apprezzato non solo entro i confini del Cilento, il cantautore che ha dato voce alla “cilentanità” e che sul piano musicale è assurto a simbolo di questa terra, ha conosciuto anche importanti personaggi del mondo dello spettacolo esibendosi in diverse trasmissioni televisive, ed ottenendo anche prestigiosi premi. Le canzoni, quasi tutte improntate sul senso di appartenenza alla terra nativa, vertono sulla fase del suo allontanamento, doloroso, come fu per lui stesso ai tempi dell'università, a Napoli. La lingua utilizzata è il dialetto locale misto alla lingua nazionale, mentre simboli ricorrenti nella “poetica” Devitiana sono gli ulivi cilentani e i valori della gente del posto, da custodire gelosamente.

La terra, le radici ed il lavoro emergono come principi assoluti da “Storie di canzoni”, un'autobiografia che parte dalla seconda guerra mondiale, momento che accompagna la sua nascita, e terreno su cui si sviluppa un interessante appronfondimento antropologico ed etnografico.

La canzone che lo ha reso celebre è senza dubbio “So nato a lo Ciliento... e me ne vanto” ma meritevoli di un sentito apprezzamento sono anche “L'aulivo”, “Io cilentano”, e diverse poesie. L'attività artistica di De Vita si è rivelata senz'altro un'attività sociologica, attenta a riaffermare tra le note i valori di una piccola ed amata società, quella cilentana. Ancora oggi tantissime persone lo ricordano con affetto e tanti artisti del panorama locale si ispirano a lui.

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin