Da questa mattina una ventina di operai idraulico forestali della comunità montana Calore Salernitano ha proclamato lo sciopero e ha iniziato un presidio davanti alla sede dell’ente.
Da ieri mattina una ventina di operai idraulico forestali della comunità montana Calore Salernitano ha proclamato lo sciopero e ha iniziato un presidio davanti alla sede dell’ente. Da diciotto mesi gli operai lavorano senza percepire lo stipendio. Uno di loro, Giuseppe Fiasco, ha deciso di fare lo sciopero della sete e della fame. «Da diciotto mesi non percepiamo lo stipendio e non c'è nessuna prospettiva di miglioramento - ha spiegato il portavoce degli operai, Edi Cembalo - Aspettiamo risposte dalla Regione e dal nostro ente, ma fino ad ora non è venuto nessuno, a parte il sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio, l'unico che si sta interessando a noi». Sul posto si sono recati anche i carabinieri, allertati dagli stessi operai della protesta in corso, e un'ambulanza del 118 per assistere Giuseppe Fiasco in caso di necessità. Intorno alle 15 hanno deciso di recarsi a Fisciano, per raggiungere i colleghi della comunità montana Irno Solofrana in presidio permanente nei pressi del raccordo autostradale Salerno-Avellino ormai da due giorni. Sono duecento gli operai della comunità montana Calore Salernitano. Nessuno di loro riceve lo stipendio da un anno e mezzo.