Sportivamente

Cultura sportiva: calcio ai minimi storici, il Cilento isola felice

notizie

Gli ultimi fatti del calcio italiano non fanno ben sperare nel futuro dello sport più amato dagli italiani. Violenza e razzismo sono all’ordine del giorno, ai quali si aggiunge un odio nei confronti dei rivali (sportivi) senza precedenti. In questo clima però, quasi soffocante, nel quale il calcio professionistico ormai vive la speranza forse c’è e parte proprio dal basso, dalle categorie “inferiori”. In primis dalle Serie D, la categoria che più ci vede protagonisti, da Agropoli a Vallo della Lucania il clima è sereno, si fa calcio in maniera pulita e soprattutto nel massimo rispetto dell’avversario. La rivalità campanilistica non morirà mai, questo è ovvio, ma tra le due società tutto sommato i rapporti sono buoni. Altro esempio di grande sportività è l’atteggiamento avuto dall’US Agropoli in questa stagione, la società di Cerruti ha cercato di aprire le porte a qualsiasi società giunta al “Guariglia”. Ospitalità di primo ordine alle dirigenze avversarie e soprattutto lotte contro i divieti alle tifoserie ospiti. “Abbattere i muri” è sempre stato lo slogan del presidente che quando ha potuto, o meglio quando gliel’hanno permesso ci è riuscito alla grande. Gli esempi sono le sfide con Savoia e Battipagliese giocate al “Guariglia” grazie e soprattutto a Domenico Cerruti, esempio di sportività sopra ogni parte. Tutto non è ancora perfetto, ci mancherebbe, ma per quanto riguarda lo sport il Cilento, con Agropoli in prima fila, sta disegnando la retta via da percorre e soprattutto sta cambiando una cultura sportiva condita ad oggi solo da violenza e stupidità.

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin