La parrocchia di Santa Maria a mare si prepara a celebrare l’evento più significativo della storia religiosa della comunità: domenica 11 settembre sbarcherà sui lidi di Licosa, Ogliastro Marina, San Marco e Santa Maria la sacra immagine di Santa Maria a mare di Maiori. A due secoli di distanza da quando il culto della Madonna con il titolo marino fu portato da alcuni pescatori di Maiori sul lido cilentano, la sacra effigie della Costiera verrà materialmente trasportata dai pescatori delle due comunità salernitane che in essa si riconoscono.
«L’evento – spiega il parroco di S. Maria, mons. Luigi Orlotti, che ha promosso e organizzato il gemellaggio – non vuole solo rafforzare i vincoli di fede e amicizia tra le due comunità di Maiori e S. Maria, vuole ravvivare e rivitalizzare le radici della nostra storia, vuole soprattutto ricordare a chi lo avesse dimenticato che per dare un progresso autentico e duraturo al nostro popolo è necessario attingere al patrimonio di valori che nella fede e nella cultura cristiana ha il suo fondamento».
Lo scorso maggio la statua di S. Maria, appena restaurata in un laboratorio di Vallo della Lucania, era stata portata in pellegrinaggio via mare dal porto di S. Marco di Castellabate fino a Maiori a bordo del peschereccio “Adele Madre”, accompagnato da un corteo di imbarcazioni e 500 fedeli al seguito. Domenica 11 settembre la statua partirà da Maiori alle 12,30 per arrivare alle 16 a Licosa; alle 17,15 nuova tappa a Ogliastro Marina e alle 18,30 sbarco a San Marco, dove ad accogliere l’effigie ci saranno il sindaco di Castellabate Costabile Maurano, le autorità e il popolo. Da qui si snoderà una processione che raggiungerà la chiesa di S. Marco. Quindi, la statua sarà trasportata a S. Maria: la processione avrà inizio alle 19,30 dal cantiere navale Ippolito fino alla piazza e poi alla chiesa.
L’Amministrazione comunale, cogliendo l’aspetto sociale e culturale dei valori sottesi all’evento, ha offerto il proprio apporto non solo per la buona riuscita della manifestazione ma anche auspicando ulteriori sviluppi su fronti di comune interesse. Per la settimana successiva, dal 12 al 17 settembre, si terrà un programma di celebrazioni mattutine e pomeridiane, sarà benedetta la lapide commemorativa dei 56 capifamiglia che l’8 agosto del 1826 diedero inizio alla costruzione della chiesa di S. Maria e sarà consegnato l’attestato di riconoscenza alle persone meritevoli della parrocchia. Le due comunità ecclesiali di S. Maria e Maiori condividono la devozione alla Madonna con il titolo marino e hanno un legame radicato nel tempo. Secondo una fondata tradizione, nei primi decenni dell’800 il culto di S. Maria a Mare fu portato da alcuni pescatori di Maiori sul lido cilentano.
Nel 1826 56 capifamiglia decisero di costruire una chiesa nella località chiamata fino ad allora Marina di Castellabate, offrendo un contributo economico. L’unica condizione era che la chiesa fosse intitolata a S. Maria a Mare. Nel 1936 fu benedetta la nuova chiesa e anche il borgo marinaro cambiò nome. La condivisione della medesima devozione ha portato, negli anni, le due comunità a un rapporto di reciproca e cordiale comunione di fede che si è già concretizzato il 2 maggio 1993 con un primo gemellaggio, sempre organizzato dai parroci delle due comunità