E´ stata la catena di ancoraggio di un motoscafo a far sbandare e urtare contro una banchina di transito del porto di Marina di Camerota, nel Cilento, fra Palinuro, Ascea e Pisciotta, durante le manovre per il disormeggio, il motopeschereccio Balena bianca. La grossa imbarcazione da pesca, della lunghezza di 29 metri e mezzo, ieri notte è finita con l´elica in una catena di un motoscafo ancorato sulla banchina di transito, schiantandosi poi su alcune imbarcazioni che si trovavano ormeggiate e a bordo c´erano delle persone che riposavano. Fortunatamente l´impatto non è stato violento, grazie all´intervento dei proprietari delle imbarcazioni che hanno immediatamente mollato le cime e alzato i parabordi. Grande, invece, la paura. Sul posto sono subito intervenuti gli uomini della capitaneria di porto agli ordini del comandante Antonio De Santis, che dopo aver escluso la presenza di feriti hanno proceduto ad accertare le cause dell´incidente. Sulla banchina si sono portati anche tantissimi curiosi e diportisti che sono usciti dalle proprie imbarcazioni per capire cosa fosse accaduto. La capitaneria ha avviato una serie di indagini per risalire alla dinamica dell´incidente, e nella giornata di ieri sono stati sentiti alcuni testimoni. Intanto a Marina di Camerota monta la protesta di diportisti e pescatori che lamentano le dimensioni troppo grosse del peschereccio Balena bianca rispetto a quelle del porto. In effetti non è la prima volta che si verifica un episodio di questo tipo. Tre anni fa, in inverno, lo stesso peschereccio causò l´affondamento di un´altra grossa imbarcazione che era ormeggiata vicino ad un pontile. «Siamo stanchi di subire danni - ha dichiarato Antonio, pescatore da quarant´anni - Se il Metrò del Mare non può entrare perché è troppo grande, non ci spieghiamo perché questo peschereccio riesce ad ormeggiare nel porto. Nulla contro il comandante e l´equipaggio del Balena bianca, ma noi dobbiamo difendere le nostre barche». Sempre sul porto di Camerota in questi giorni gli uomini della guardia costiera hanno effettuato oltre venti contravvenzioni ad automobilisti che avevano parcheggiato in una zona adiacente al molo di soprafflutto, riservata esclusivamente ai pescatori locali.