I delfini cadono ancora in casa, questa volta contro il Faiano diretta concorrente per la salvezza e rimangono relegati all'ultimo posto in classifica con soli 4 punti in sei gare insieme a Serino e Campagna. Per questa gara c'era qualche alibi (mancavano alcuni tasselli della difesa titolare), ma perdere il secondo scontro diretto consecutivo in casa è certamente un duro colpo per i bianco-azzurri usciti sconfortati dal campo e tra la delusione dei tifosi che, pur essendo consci delle difficoltà di questa stagione, si aspettavano di vedere ben altro in campo.Criticare questa squadra non è volerle male, lo si fa nella speranza che qualcosa possa cambiare perché di questo passo si rischia seriamente di perdere una categoria, l'Eccellenza, conquistata con tanta fatica ai tempi della presidenza Di Luccio e che già è stretta per l'Agropoli, una delle società più antiche della Campania e con alle spalle un decennio in serie D.
Ma ritorniamo al verdetto del campo. Dopo un primo tempo discreto con almeno un paio di nitide occasioni da gol, i bianco-azzurri calano nella ripresa anche se il Faiano non sembra mai avere la forza di impensierire i delfini. E proprio quando la gara sembrava destinata a finire in parità, nei minuti finali arriva la rete degli ospiti sugli sviluppi di un dubbio calcio di punizione dalla destra con gli avanti bianco-verdi che, partendo dalle retrovie, sorprendono la retroguardia cilentana e insaccano il gol che vale la vittoria. Il tempo per l'Agropoli per pareggiare è poco ma ora, quello per riflettere sugli errori è tanto. Domenica prossima si va a Capaccio contro un'altra diretta concorrente per la salvezza, sette giorni dopo altro scontro diretto con la Palmese, poi ci sarà il tour de force contro le squadre più quotate del torneo (Ippogrifo Sarno e Sarnese).
Un dato positivo c'è e ci incoraggia: la caratura degli avversari. Fin ora, le squadre viste al "Guariglia", (San Valentino e Faiano), non ci sono sembrate certo peggiori dei delfini. Se dunque l'Agropoli iniziasse a fare ciò che il suo blasone gli impone, certamente non ci sarebbero problemi a raggiungere la salvezza. Ma oggi la società di patron Inverso deve lavorare tanto, non solo per vincere ma anche per convincere. Il pubblico diminuisce sempre più e soprattutto è scontento e vuole che qualcosa cambi. Del resto se si perdono davanti al pubblico amico due gare con formazioni certamente abbordabili la conclusione condivisa da tutti è che qualcosa non funzioni.