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Calcio, Serie D: Gelbison sconfitta a Bisceglie

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La Gelbison affronta il match contro il Bisceglie in Puglia proponendo una formazione diversa da quella schierata con il Francavilla a causa delle assenze di Gala e Sica, il quale è riuscito a farsi squalificare per tre giornate per una protesta con l’arbitro a partita finita.

La squadra schierata da Lo Garzo [Spicuzza , Monzo , Consiglio, Tricarico, Cacace , Criscuolo, Santonicola , Iorio (53´ Marmoro ), Varriale, Tulimieri (53´ Grimaudo ), Passaro (72´ Bovi)] parte comunque senza sottomissioni psicologiche e si fa subito pericolosa prima con una punizione di Santonicola e poi, con una conclusione in diagonale di Passaro che, entrato in area dalla destra attende troppo per tirare e si fa stoppare in scivolata il tiro dal difensore .

Ne nasce un calcio d’angolo che porterà al gol di testa di Iorio (con la difesa pugliese ferma).

Il Bisceglie reagisce: al 37’ Khalil, servito dalla sinistra da Zotti, entra in area e Criscuolo lo atterra colpendolo nelle ginocchia. Rigore. L’esperto Zotti non ha difficoltà a battere Spicuzza che qui nemmeno si muove, mentre nel secondo tempo si muove e molto male, determinando l’episodio del secondo rigore, anche questo trasformato da Zotti: un attaccante pugliese entra in area sulla sinistra, abbastanza lateralmente, e Spicuzza lo va a contrastare, stendendolo, oltre il limite sinistro dell’area piccola, in una posizione affatto pericolosa per l’attaccante.

Un’azione simile viene riproposta quasi alla fine del tempo e qui Spicuzza, imparata tardi la lezione, non si muove e para il tiro dell’attaccante biscegliese.

Nel frattempo la Gelbison si perde due occasioni : la prima con Santonicola, che su punizione prende l’incrocio sinistro dei pali, a portiere battuto; la seconda con Varriale che liberatosi sul centro destra dell’area spara alle stelle.

Conclusione: come farsi male da soli perdendo l'ennesima trasferta a causa del poco cinismo, se non dell’autolesionismo (negli episodi dei due rigori) .

E domenica in casa c’è la corazzata Brindisi, con l’argentino Molinari, capocannoniere. Speriamo bene .

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