Cilento a tavola

Attimi d’amore – La passione enogastronomica di Giovanni Verrone

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Capaccio Paestum. Già da molto tempo il Cilento ha dimostrato di avere grandi potenzialità nel settore enogastronomico; tutt’oggi continuano le produzioni in termini di ascendenza, scalando le vette dei vigneti per raggiungere “l’olimpo della qualità”. Oggi la mia attenzione verte su un Aglianico marchiato Cilento, frutto e figlio della lungimirante saggezza di Giovanni Verrone che esprime tutto la sua devozione chiamando il proprio vino “Attimi d’amore”.

 La bottiglia che ho saggiato mi è stata recapitata personalmente dal padre inventore che non ha risparmiato nessun dettaglio riguardante la produzione e la vinificazione. Spiegandomi con parole distinte la conformazione e la tipologia di terreno dove sono esposte le vigne ho potuto immaginare distintamente la sezione collinare soleggiante situata nelle zone limitrofe di Capaccio Scalo. Le premesse dell’assaggio dunque già rendevano il clima decisamente suggestivo e all’apertura del vino ho cercato un ambiente consono ad una degustazione ottimale. Il vino è sicuramente di una certa struttura, costringendomi ad optare per un bicchiere di ampia camera d’ossigenazione. Il colore s’esprime con un mantello rosso rubino e sfumature intense granato, inglobando ogni raggio di luce senza lasciare trasparire niente, demarcando la sua grande componente fenolica.

Il movimento nel bicchiere è lento, lasciando sul bordo degli incantevoli e strutturati archetti “polisaccaridici” segno di una struttura imponente, come ci si può facilmente aspettare da una aglianico in purezza del 2010 da oltre 14% volume alcolometrico. I profumi intensi e complessi hanno bisogno di diverse tempistiche per esprimersi in maniera ottimale, segnando quindi un prodotto da meditazione; con il dovuto tempo di possono percepire sensazioni fruttate miste a fiori leggermente appassiti, eterizzante note speziate che si legano a ricordi profondi di tabacco e cacao. Le sensazioni olfattive sono decisamente accattivanti, confermate e sostenute successivamente da una palato pulito ma pieno; il calore e la seta rappresentano un ottimo tappeto per sostenere il carico dei tannini piuttosto aggressivi ma ben lavorati.

Nel complesso un ottimo bicchiere di vino, degno di portare la bandiera dei grandi Aglianici MADE CILENTO.

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