Le Istituzioni nazionali, regionali, locali, e la Comunità europea, stanno operando in maniera quasi sinergica per fare saltare il sistema turistico balneare italiano ed in questo si sta distinguendo particolarmente la Regione Campania. L'allarme è lanciato dalla FIBA (Federazione Italiana Imprese Balneari) secondo cui la Campania è lunica fra le Regioni dItalia che ha previsto nella Legge Regionale n.1 del 27 gennaio 2012 (Legge Finanziaria Regionale 2012) laumento del 100% dellimposta regionale sui canoni di concessone del demanio marittimo ad uso ricreativo e turistico art. 12 (Norme finanziarie in materia di demanio marittimo). Laumento dell imposta regionale non ha avuto uguale nelle restanti Regioni rivierasche anche del sud Italia, il cui l'onere attualizzato si aggira sul 10-15%, 30% massimo. Il mantenimento di un tale provvedimento creerà la scomparsa dal mondo produttivo di tanti piccoli imprenditori e delle relative famiglie, andando a creare un vero e proprio problema sociale, considerata la tipologia di queste imprese, tradizionalmente piccole e medie e quasi sempre a gestione familiare. La Regione Campania, si è mossa con lunico intento di fare cassa, senza valutare le conseguenze sociali ed occupazionali che un tale provvedimento comporterà per leconomia, a cominciare proprio dalla stagione balneare 2013.